La convocazione del referendum per il taglio dei parlamentari vedrà la comunità del Movimento 5 Stelle impegnata in tutte le piazze italiane per informare i cittadini sul referendum e invitarli a votare SI. Per questo, in condivisione con Vito Crimi, abbiamo deciso di posticipare di alcune settimane i nostri Stati Generali. Nei prossimi giorni definiremo una data precisa.Questa campagna deve vederci in tantissimi a sostenere questa battaglia di civiltà. In Parlamento abbiamo dato il massimo e siamo riusciti a far passare questa riforma.Come tutta risposta il sistema, Lega in primis, sta cercando di fermarci con un referendum tanto inutile quanto dispendioso. Sta a NOI non permetterglielo, lottando per mandare al voto e far votare SI il maggior numero di cittadini.Questo è importante anche perché si tratta di un referendum senza quorum. Quindi state certi che tutte le caste del NO andranno in massa a votare, e noi dobbiamo essere più di loro. Abbiamo un'occasione storica. Non lasciamocela scappare.

Questa la dichiarazione con cui il 5 Stelle Danilo Toninelli informa che gli Stati Generali del Movimento sono rimandati, per dar modo a tutti di concentrarsi sulla campagna a favore del Sì nel referendum per la riforma costituzionale relativa al taglio dei parlamentari che si terrà il prossimo 29 marzo.

Ma gli Stati Generali quando si dovevano tenere? Due settimane prima, il 15 marzo.

Possibile che fosse così complicato far coincidere i due appuntamenti? Non solo. Il Movimento 5 stelle è praticamente in rotta, in balìa di se stesso e senza un obiettivo da perseguire, escludendo sopravvivenza e ordinaria amministrazione. In una situazione simile, indire un'assemblea per cercare quanto meno di tenere a galla la barca e tracciare una nuova rotta è ovvio ritenerla una decisione da prendere quanto prima. Già quella di metà marzo era una data sbagliata, perché a ridosso delle elezioni regionali in Puglia, Campania e Toscana. 

Che cosa ha deciso il Movimento? Di rimandare l'appuntamento a chissà quando!

A questo punto, è evidente che si punta ad evitare che gli Stati Generali siano l'occasione per un redde rationem con stracci che volano, insulti, recriminazioni, accuse e, soprattutto, scissioni. 

Ma nel frattempo, quale miracolo dovrebbe accadere perché il Movimento e chi ne fa parte possa capire che cosa fare in futuro e come organizzarsi al riguardo? 

Naturalmente nessuno lo sa... soprattutto i 5 Stelle, a partire da Crimi e Toninelli.