Mentre l'esercito russo  continua faticosamente ad avanzare in Ucraina, il resto del mondo, soprattutto ad occidente, sta scavando una trincea sempre più profonda per prendere le distanze dal regime di Putin. Così, dopo le sanzioni di Europa e Stati Uniti, a cascata tutti stanno prendendo le distanze da Mosca. E con tutti si  intende privati, organizzazioni di qualsiasi tipo e scopo, aziende...

Una presa di distanza che in parte sarà sicuramente dettata da motivi pratici, visto che adesso è impossibile operare in Russia, in parte per motivi d'immagine: nessuno vuole essere additato come possibile  collaborazionista del regime russo.

"Alla luce delle attuali straordinarie circostanze, stiamo mettendo in pausa gli annunci pubblicitari di Google in Russia. La situazione si sta evolvendo rapidamente e continueremo a condividere gli aggiornamenti quando sarà possibile". 

Questo è quanto ha dichiarato il portavoce di Google, Michael Aciman, in una nota in cui si informa che il gigante di Mountain View ha sospeso in Russia la visualizzazione di tutti gli annunci pubblicitari della sua rete a partire da venerdì, dopo che il governo russo gli aveva chiesto di bloccare gli annunci pro Ucraina.

La decisione di Google è arrivata poche ore prima che Airbnb dichiarasse che avrebbe sospeso le sue attività in Russia e Bielorussia e tre giorni dopo che Apple aveva dichiarato che avrebbe smesso di commercializzare i suoi prodotti in quei Paesi.