Continua a farsi sentire il peso dell'inflazione in Italia. L'Istat, infatti, in relazione al dato congiunturale di luglio del commercio al dettaglio ha stimato un aumento del +0,4% relativo al valore e una diminuzione del -0,2% relativa al volume. Le vendite dei beni alimentari in valore (+0,8%) sono in crescita mentre quelle in volume sono stazionarie; le vendite dei beni non alimentari registrano invece un lieve aumento in valore (+0,1%) e una diminuzione in volume (-0,4%).
Anche nel trimestre, periodo di riferimento maggio-luglio,le vendite al dettaglio aumentano in valore (+0,7%) e diminuiscono in volume (-0,6%). Le vendite dei beni alimentari crescono in valore del +1,3% e calano in volume del -0,5%, così come quelle dei beni non alimentari (+0,3% in valore e -0,6% in volume).
Su base tendenziale, rispetto a luglio 2022, le vendite al dettaglio aumentano del +2,7% in valore e registrano un calo in volume del -4,5%. Le vendite dei beni alimentari si espandono del +5,6% in valore e diminuiscono del -4,7% in volume; quelle dei beni non alimentari crescono leggermente in valore (+0,5%) e si riducono in volume (-4,3%).
Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti. L'aumento maggiore riguarda i Prodotti di profumeria e cura della persona (+7,5%), mentre registrano il calo più consistente Elettrodomestici, radio, tv e registratori (-4,7%) e Dotazioni per l'informatica, telecomunicazioni, telefonia (-3,6%).
Rispetto a luglio 2022 il valore delle vendite al dettaglio è cresciuto per la grande distribuzione (+5,5%), le vendite al di fuori dei negozi (+2,3%) e il commercio elettronico (+2%), mentre è leggermente diminuito per le imprese operanti su piccole superfici (-0,1%).