Il genocidio dei migranti nel Mediterraneo non conosce sosta, neppure per la pandemia da Covid19.

Quattro giorni fa un barcone si è rovesciato nelle acque libiche causando la morte di 12 persone delle 30 che erano a bordo. Tra queste, 2 bambini.

A distanza di qualche giorno da quella tragedia, la Mezza Luna Rossa, come ha riportato Al Hadaf News, ha confermato la notizia del ritrovamento sulla spiaggia di Sorman (Libia) del corpo di una bambina di 5 mesi. Una delle due piccole vittime del naufragio: una tragedia nella tragedia.

Poichi giorni prima, un altro naufragio al lagrgo di Sfax, nelle pressi delle coste tunisine, che ha registrato un bilancio di 60 morti.

I viaggi e le morti della disperazione proseguono senza che l’Unione Europea decida di agire concretamente per fermar questo "massacro" aiutando queste persone che fuggono dall’inferno alla ricerca di una vita normale.