Islanda sconcertata dalle recenti sparatorie
L’Islanda è da sempre in cima alle graduatorie internazionali che misurano la sicurezza e la qualità della vita. I crimini violenti sono rari e l’importazione di armi da fuoco quasi inesistenti. O almeno lo era fino a poche settimane fa, perché negli ultimi tempi si sono registrate tre sparatorie con morti e un attentato - per fortuna sventato in anticipo - contro palazzi governativi.
Il ministro della Giustizia Jón Gunnarsson suggerisce che d’ora in avanti i poliziotti in giro di pattuglia siano dotati di armi (finora operavano disarmati), ma non ha fornito altre precisazioni su questa idea. Inoltre vorrebbe rendere più severe le norme per l’acquisizione del porto d’armi, che sono comunque piuttosto restrittive e complesse già adesso.
Le armi sono qualcosa di abbastanza comune, ma soltanto a livello di collezionismo o di caccia.
I numeri però dicono che le armi semi-automatiche di importazione hanno avuto un aumento vertiginoso negli ultimi anni, passando da alcune unità ad alcune centinaia di pezzi nel giro di tre anni.
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