Politica

Meloni: nelle piazze pretendo di non essere contestata

"Aho... ho 'na ddenuncia da fa'. Ascortateme bbene..."

Alla sora Meloni non va giù che ultimamente, quando si presenta ad un  comizio, nella "sua" piazza ci siano dei contestatori. 

"'na vorta... va be'... due passi... ma mo' so sei vorte che questi (omissis) me vengono a rompe li ..."

Quest'ultima frase Giorgia Meloni non l'ha detta, ma il senso della sua protesta come l'omissis, con cui ha definito i contestatori e poi cancellato nel video denuncia, rimane. Ma che cosa vuole la Meloni?

Che il ministro Lamorgese impedisca ai contestatori di esprimere il loro dissenso nei suoi confronti perché alla Meloni viene il "dubbio", non il timore, che "li cammerati", cioè i sostenitori di Fratelli d'Italia, prima o poi li menino.

Anche questo la Meloni non lo ha detto in tale forma, ma lo ha fatto capire, precisando che il rapporto numerico tra sostenitori e contestatori ("quattro gatti") è a sfavore di questi ultimi:

Quella di Caserta, "è la sesta manifestazione di FdI nella quale ci ritroviamo all'interno della piazza dei contestatori, quattro gatti, niente di preoccupante, ma devo capire come funziona la gestione dell'ordine pubblico. Perché se si consente a questi di insultare Giorgia Meloni e Fdi, il rischio che qualcuno possa innervosirsi e che possano esserci incidenti c'è".

Nella denuncia la sora Giorgia ha pure ricordato gli incidenti ai banchetti dei militanti di FdI, per poi aggiungere:

"Chiamo la Lamorgese e il risultato qual è? Che stasera a Caserta mi ritrovo ancora i contestatori in piazza. Questa voi la chiamate gestione dell'ordine pubblico? Mi aspetto delle risposte. Non consentirò che si rovini la campagna elettorale di FdI perché qualcuno non sa fare il suo lavoro".

Ma quale dovrebbe essere il lavoro delle forze dell'ordine? Impedire la libera espressione del dissenso in un luogo pubblico?

"Libero fischio in libero Stato", era ciò che  Sandro Pertini, spesso usava ricordare... ma ovviamente Giorgia Meloni non lo può ricordare, perché lei è "'na pischella" e, soprattutto, perché Pertini era un socialista (vero) e un antifascista... mica era Almirante o quel grand'uomo di Mussolini!

Però Giorgia Meloni dovrebbe sapere che nella Costituzione italiana  non esiste un articolo che vieti il dissenso, mentre esiste un articolo, l'articolo 21, che sancisce la libertà di espressione, a prescindere dall'opinione che si vuole affermare.

Ma, a pensarci bene, impedire le contestazioni, non era uno dei tratti che caratterizzavano il fascismo?

Autore Gino Tarocci
Categoria Politica
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