Una manifestazione contro il Green Pass sabato è degenerata a causa delle infiltrazioni fasciste, non è una novità. Quello che ha fatto più specie dell'ultimo corteo è stata l'occupazione della sede della CGIL a Roma. Un gruppo di fascisti che si scaglia contro una sigla sindacale rievoca oscuri ricordi, e l'attacco hacker denunciato oggi dalla CGIL mostra come l'estrema destra abbia pianificato un attacco su più livelli contro il sindacato. Non è stato semplice vandalismo, ma un'azione terroristica contro la sigla sindacale con più tesserati in Italia.

Negli anni Venti le squadracce fasciste si scagliavano prevalentemente contro organizzazioni contadine e sindacali, questo perché il fascismo vuole accentrare su di sé il controllo di tutti gli strati sociali. Benché a parole l'estrema destra si mostri vicina ai lavoratori, il suo scopo non ne è la tutela bensì il dominio.

Inutile negare che le immagini agghiaccianti di sabato abbiano riportato alla mente gli anni peggiori della nostra storia. Oggi come allora, il fascismo sta cercando di fare un salto di qualità; approfittando del malcontento generato dalle misure anti-Covid, i gruppi neri stanno passando dagli slogan e il teppismo alla violenza organizzata contro gruppi predeterminati. Negli anni Venti lo stesso tipo di trasformazione li portò a prendere il potere, negli anni di piombo invece favorì la nascita di tanti gruppi terroristici responsabili delle più gravi stragi della nostra storia. Appare evidente che quando la melma nera riaffiora porta con sé grandi disastri, è per questo che la politica deve rispondere in modo deciso e unitario.

La politica deve agire e in parte lo sta già facendo, con due mozioni (una del PD e una di Italia Viva) che impegnano il Governo a sciogliere organizzazioni come Forza Nuova. Si tratta però di interventi tardivi, che arrivano dopo anni di eccessiva morbidezza nei confronti dell'apologia del fascismo. Non dimentichiamo che le forze dell'ordine sono piene di fascisti, o che per anni si è dialogato e si sono strette alleanze con partiti politici che tra le loro fila ospitano personaggi di spicco del mondo nero. Il fascismo è un reato e coi delinquenti non si può dialogare; è antidemocratico e per questo non deve entrare nei meccanismi della democrazia.