"Le minacce contro Segre, contro Salvini, contro chiunque sono gravissime. Anche io ne ricevo quotidianamente".

La frase sopra riportata, pronunciata da Matteo Salvini ad una manifestazione di Coldiretti che si è tenuta questa mattina davanti Montecitorio, è significativa, a conferma delle "qualità" del senatore leghista.

Liliana Segre, da oggi, è costretta ad essere accompagnata da una scorta per le continue minacce ricevute per il fatto che la senatrice a vita sia ebrea ed in seguito alle quali ha promosso e fatto approvare (senza il consenso degli estremisti di destra presenti in Parlamento: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) una Commissione parlamentare contro razzismo e antisemitismo.

Anticipando le polemiche relative alla considerazione più che logica che quanto accaduto sia da imputare al clima di odio che lo stesso Salvini (insieme all'altra arruffa popolo sovranista Meloni) ha contribuito a creare, il senatore e segretario della Lega si è voluto auto commiserare facendo credere, anche lui, di essere ugualmente a rischio, incolpandone di ciò, implicitamente, la sinistra che non può essere da meno dei fascisti che, ovviamente, per il "capitano" Salvini non esistono.