Chi è favorevole alla loro accoglienza li chiama sempre "profughi", chi è contrario li chiama "clandestini".
Se con "profugo" s'intende chi fugge da guerre o persecuzioni in un barcone di "disperati" è ormai pacifico che i profughi sono una minoranza. A voler essere ottimisti si può parlare al massimo di "sedicenti profughi" o "presunti profughi" o al contrario di "presunti clandestini" e magari affermare che in misura più o meno maggiore possono anche essere "presunti delinquenti". Le cronache non aiutano a dissipare questa ipotesi.
Dire "migranti" fa pensare a un esodo per trovare lavoro, alquanto improbabile quando il paese di arrivo soffre di alta disoccupazione e di evidente impossibilità di dar lavoro a nuovi disoccupati.
Non è usuale, ma potrebbero essere definiti "transumanti", persone che lasciano un posto per cercare più verdi pascoli, altre opportunità. E quale migliore opportunità di godersi un paio d'anni di vacanze gratis e usufruire senza nulla dare dei benefici sociali creati dal lavoro di generazioni?
Dicono che gli stranieri, quando lavorano, fanno il lavoro che gli italiani non vogliono più fare, magari perché sottopagato. Un tempo, quei lavoratori dalla sinistra erano definiti con disprezzo crumiri. Ma erano bianchi e si poteva dire, oggi sono "di colore" e sarebbe razzismo.
Finora la regola è stata salviamo tutti, accogliamo tutti. Va bene, le persone in pericolo vanno salvate, anche se in pericolo si mettono volontariamente. Vanno salvate e sbarcate in porto sicuro. Chissà se la sempre citata legge del mare considera sicuri solo i porti italiani o solo quelli dove oltre che mettere al sicuro dai pericoli del mare assicurano anche vitto e alloggio sine die.
Ma non facciamoci pendere in giro. Non diamo accoglienza a persone che non dimostrino la loro identità e provenienza con documenti o prove valide Da subito si deve sapere chi non può richiedere asilo e ridurre il numero di quelli che potrebbero averne diritto. A chi non può essere concesso va negato l'asilo, addebitati i benefici indebitamente goduti, sanzionato per eventuale dolo e permesso di far ricorso solo presentando nuove prove.
Parlando di tutti non si dovrebbe chiamarli profughi perché non tutti fuggono da guerre o persecuzioni, non migranti perchè non tutti cercano un lavoro, non transumanti perchè non si usa... si dovrebbero chiamare invasori per come arrivano e molti si comportano.