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Minuteman III, il missile nucleare ipersonico statunitense

A poche ore dalla chiusura delle presidenziali Usa, gli Stati Uniti testeranno il nuovo missile nucleare ipersonico Minuteman III. Gli esperti militari tendono a pensare che l’autorizzazione al test, data da Biden, come suo ultimo atto da presidente, sia un chiaro avvertimento a Pyongyang, come risposta ai precedenti lanci di missili nord coreani, nel Mar del Giappone. L’ICBM statunitense, è in grado di volare e colpire il suo obiettivo a 11,000 km di distanza, mentre quelli lanciati dal regime di Kim Jon Un hanno una gittata di ‘solo’ 1,000 km.

Il razzo prodotto dalla Boeing, prende il nome dalle milizie delle Colonie Americane, che in caso di necessità, dovevano essere pronte al combattimento in un solo minuto. Può essere equipaggiato con più di quattro testate nucleari, per non sforare il trattato atomico START II, è armato con una sola testata. Il suo stoccaggio e in grandi silos di cemento rinforzato nelle basi di F.E. Warren nel Wyoming, di Malmstrom nel Montana e di Minot nel Dakota del Nord e collegati ai siti di comando tramite cavi corazzati, adatti a resistere ad attacchi atomici. Si stima che siano circa cinquecento i missili pronti al lancio. 

Anche se obsoleti, perché costruiti negli anni ’70, sono stati aggiornati, rimanendo in servizio fino a fine 2024, la sua velocità di crociera è intorno ai 24000 km/h e il motore che lo spinge ha anche la possibilità di correggere la traiettoria.

Autore Massimo Mirandola
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