Il terremoto causato da David Davis, il ministro della Brexit che si è dimesso lunedì perché i piani della May osno stati giudicati tropo morbidi nei confronti dell'Europa, ha scosso il governo britannico e anche i mercati.
Paradossalmente, però, ha dato una spinta alla sterlina anziché frenarla. Le dimissioni di Davis infatti sono state interpretate dai mercati come un segnale che probabilmente ci sarà una soft Brexit, così come vorrebbe la May.
Ma, successivamente, sono arrivate anche le dimissioni del "vulcanico" ministro degli esteri Boris Johnson, in sostegno alle critiche del collega. La May, però, non sembra voler cedere ed ha annunciato che ha breve comunicherà il nome di chi lo sostituirà.
La moneta inglese, però, ha perso in poco tempo quello che aveva guadagnato.