Don Giovanni e Il Convitato di Pietra, il sogno di Nikita. Prima nazionale al Festival Liszt di Albano
Il 16 dicembre alle ore 18, presso il Palazzo Savelli in Piazza Costituente 1 ad Albano (RM), si terrà la prima nazionale di “DON GIOVANNI e IL CONVITATO DI PIETRA. Il sogno di Nikita”, scritto e diretto da Giacomo Zito e ispirato alla vita e all’opera di Alexandr Puškin, che chiuderà il 32° Festival Liszt di Albano, inserito tra gli eventi italiani di eccellenza nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.
Uno spettacolo in cui la parola incontra la musica e gli attori in scena interagiscono con la musica di Mozart, nell’interpretazione dei solisti del Festival FLA Chamber Soloist (Maurizio D’Alessandro - Sergio Mondavio, clarinetti, Nello Pinto - Mauro Panzieri, oboi, Massimiliano Picca - Paolo Capponi, corni, Pino Cangialosi - Mauro De Vita, fagotti, Stefano Corato, contrabbasso).
27 gennaio 1837. Alle cinque di un freddissimo pomeriggio, ai piedi della fortezza di San Pietroburgo, Alexandr Puškin, il grande poeta russo, ha appuntamento con Georges d’Anthes (colui che lo ha umiliato assillando pubblicamente sua moglie con una corte sfacciata) per sfidarlo a duello.
Convinto di uscirne vivo, lascia la sua abitazione cittadina dopo aver dato al suo fido servitore Nikita il compito di organizzare la festa da tenersi al suo vittorioso rientro; chiede ai musicisti, venuti per concordare il programma, di considerare un’antologia musicale dedicata al Don Giovanni, opera mozartiana che egli predilige.
A nulla valgono le preghiere di Nikita di rimandare il duello: Puškin va incontro al suo destino. Nikita, spossato, si addormenta, e fa un curioso sogno in cui Don Giovanni, che ha le fattezze del suo padrone, si invaghisce di Anna, onirica vedova che offre tutte le sue lacrime al ricordo del marito, ucciso proprio da Don Giovanni…
“Dopo la feconda collaborazione che nel 2016 ha portato alla realizzazione di Mia dolcissima Clara – l’ultima notte di Robert Schumann, insieme a Maurizio D’Alessandro, artista sensibile e poliedrico, abbiamo continuato a considerare una seconda occasione per capitalizzare questo straordinario connubio tra il Festival Liszt di Albano e il Teatro Bernini di Ariccia: due realtà distinte per vocazioni e linguaggi artistici, ma che hanno scoperto di poter dare vita, fondendo insieme le proprie peculiarità, a progetti di livello culturale e artistico innovativi, garantiti dal contributo di artisti e professionisti accreditati” ha dichiarato il regista e attore Giacomo Zito.
“Mozart era nell’aria: Liszt e le sue “Reminescenze dal Don Giovanni”, da un lato, Puškin e la sua passione per l’opera mozartiana (potente ispiratrice di due tra i suoi famosi microdrammi), dall’altro. Ed ecco nascere una suggestione, che si trasforma, man mano che le idee prendono la forma concreta del racconto, che cominciano a delinearsi i dettagli, in un’esperienza emotiva e conoscitiva da condividere con il pubblico. Catalizzatrice è stata infine l’indagine biografica su Alexandr Puškin, il quale, oltre a condividere cronologicamente una fetta di secolo con Liszt, è simbolo struggente di quello spirito romantico che ha permeato l’Ottocento europeo”.
“Siamo molto soddisfatti per la grande risposta di pubblico proveniente anche da fuori regione” ha dichiarato il Direttore Artistico Maurizio D’Alessandro “e per la conferma dell’altissimo livello dei mu-sicisti ospiti e dei programmi proposti”.
“Il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro” è lo slogan ufficiale dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018 per il quale il Festival Liszt di Albano è stato scelto a farne parte dalla Commissione Cultura del MiBACT, quale manifestazione di eccellenza e rappresentativa per la cul-tura italiana ed europea.
Lo spettacolo è scritto e diretto da Giacomo Zito, ispirato alla vita e all’opera di Alexandr Puškin, ha come protagonisti Luigi Pisani, Chiara Di Stefano, Giacomo Zito, Giada Barbieri.