Purple Crying: Cos'è? Come si riconosce? Come si gestisce?
Il "purple crying" comunemente conosciuto come "pianto viola" è un periodo di pianto intenso e duraturo del bambino che solitamente inizia dopo due settimane dalla nascita, per arrivare ad intensificarsi ad otto settimane ed attenuarsi intorno alle dodici settimane (circa 3 mesi). Il pianto è una forma di richiesta da parte del bambino, infatti esistono diverse tipologie di pianto (di rabbia, di dolore, etc), ma il pianto viola non è necessariamente un modo del piccolo per dimostrare che qualcosa non va. A dimostrazione di ciò, gli studi scientifici che fino a decenni fa sostenevano che questa tipologia di pianto fosse legata alla comparsa di coliche, oggi dicono che è una condizione normale del percorso di sviluppo dell'infante. La parola "purple", infatti ci sta ad indicare un acronimo:
P: peak of crying, ovvero indica che il bimbo potrebbe piangere sempre di più fino a raggiungere il picco intorno ai due mesi.
U: unexpected: inaspettato, poichè verifica senza ragione apparente.
R: resistant, ovvero resistente in quanto il bambino non smette di piangere facilmente.
P: painful face cioè faccia dolorosa, in quanto i movimenti del viso del piccolo potrebbero alludere ad una comparsa improvvisa di dolore.
L: long, di lunga durata, in quanto potrebbe protrarsi anche per ore.
E: evening, cioè sera poichè il pianto si manifesta principalmente il tardo pomeriggio o la sera durante le ore notturne.
Ma come possiamo attenuare questa condizione di stress o ansia del bambino? Semplicemente dobbiamo seguire alcuni consigli che potrebbero essere d'aiuto al genitore e soprattutto al piccolo. Eccone alcuni:
Contatto pelle a pelle (skin to skin): ovvero poggiare il bambino sul petto della madre. Il bambino dovrebbe stare in questo caso solo con il pannolino.
Fare un bagno caldo: in questo modo il bambino potrebbe provare un sensazione di relax che lo farebbe calmare.
Fasciatura: Avvolgere il bambino in delle coperte potrebbe farlo sentire protetto, come se fosse ancora nel grembo materno circondato dal liquido amniotico. Ovviamente per eseguire una corretta fasciatura bisogna avere la conoscenza di come farlo e soprattutto rendere tutto in sicurezza.
Massaggi: Fare dei massaggi alla schiena soprattutto potrebbe far rilassare il bambino che potrebbe calmarsi.
Allattarlo al seno: potrebbe rendere il bambino sicuro appunto perché durante l'attaccamento al seno il bambino instaura un rapporto con la madre.
Dunque è importante seguire qualche accorgimento e soprattutto informarsi riguardo a quelli che sono gli eventi che caratterizzano la vita di un bambino potrebbe rendere tutto molto più facile e migliorare un futuro rapporto genitori-figlio.