In Campania: la proroga del pensionamento dei medici deve seguire precise norme e in zone dove esiste carenza
La Legge, in Campania, sembra essere opinabile da parte di alcuni dirigenti pubblici, in particolar modo quando si parla di Sanità. Il 24 febbraio è stata pubblicata una norma attraverso il Decreto Milleproroghe relativa alla proroga di pensionamento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, nelle regioni dove non sia possibile reperire medici disponibili ad assistere i cittadini incarico a medici in procinto di andare in quiescenza.
È intuitivo dedurre che tale norma è utile in zone dove c’è una reale carenza di medici, come le regioni del Nord Italia e nelle aree disagiate in generale. La Campania si distingue sempre nel fare confusione interpretando la norma per aggirare la legge e concedere illegittimamente dei vantaggi economici ad alcuni a danno di terzi e, in particolar modo, a danno della Sanità Pubblica.
Così Pasquale Persico, Segretario Regionale Fimmg per la Continuità assistenziale e Antonio Perdonò, Segretario Regionale del Settore speciale formazione chiedono l’annullamento ad horas delle delibere di proroga di pensionamento nei territori dove sono state adottate illegittimamente:
“A quanto è dato sapere, l’ASL Napoli 2 Nord e l’ASL Caserta – scrivono in una nota – hanno concesso proroghe di pensionamento ad alcuni medici, nonostante in quei determinati territori la carenza di medici non c’è, poiché i medici ci sono, ma si preferisce prendere in considerazione metodologie di tipo “politico”, piuttosto che di reale esigenza assistenziale, arrecando ancora danno a medici già in servizio, che aspettavano di acquisire ulteriori scelte da parte dei pazienti dei territori e di giovani medici in attesa di assegnazione di convenzione.La Campania negli ultimi 20 anni si è distinta per inadempienza amministrativa per ritardi vergognosi nella rilevazione e assegnazioni degli ambiti carenti di medicina generale, arrecando danni economici a due generazioni di medici e compromettendo l’assicurazione dei Lea ai Cittadini; dal 2020, grazie alla responsabile della Medicina Territoriale di Regione Campania, Dott.ssa Annamaria Ferriero, questo gap è stato colmato e si è ripristinato la normalità ai sensi della Legge e delle normative vigenti.In Campania, però, non si possono mai dormire sonni tranquilli, poiché l’imboscata da parte di alcuni dirigenti sanitari è sempre in agguato.Nella fattispecie la proroga di pensionamento, normata dalla Legge del 24 febbraio 2023 nei nostri territori allo stato attuale può essere utile in zone disagiate come le isole o le zone montane, se sussistono condizioni di reale carenza.Forzare una Legge, tentando di renderla flessibile, usando la prerogativa di stampo politico, eseguendo le indicazioni di qualche amministratore locale, è reato.Noi, prima come Cittadini, e poi come Medici, ci aspettiamo che le Istituzioni politiche si occupino seriamente di Sanità, intervenendo sui presidi ospedalieri e i distretti sanitari, che fanno acqua da tutte le parti, rendendo la tutela della Salute dei Cittadini impari rispetto alle altre regioni d’Italia.Sarebbe, quindi, opportuno - concludono - l’annullamento ad horas delle delibere delle suddette proroghe di pensionamento, affinché, per una volta, i territori campani siano esempio di legalità e rispetto delle norme, poiché le Leggi vengono studiate e poi emesse per tutelare i Cittadini e, in questo caso, la loro Salute e il lavoro dei legislatori non va vanificato per favorire qualche amico degli amici”.
Fonte: Quotidiano Sanità