Uscire da questa pandemia è veramente difficile, ci sono state tante morti, molte delle quali potevano essere evitate; la stampa ha tradito per l'ennesima volta il protocollo etico che le impone di dare informazioni corrette ed utili scegliendo invece di fare "spettacolo" organizzando una passerella "H 24" dove sono sfilati numerosi esperti che hanno espresso i loro pareri personali - talvolta contraddittori - che hanno aumentato il disorientamento in chi li stava ad ascoltare, praticamente l'intera popolazione (visto che eravamo tutti chiusi in casa). Oggi vi sono moltissimi convinti che il virus è misteriosamente scomparso: per fortuna che il livello scolastico in Italia è molto elevato (non manca molto che per essere assunti come operai occorra una laurea) ma, evidentemente l'attuale livello culturale non corrisponde  ad una equivalente apertura mentale offuscata anche da aperitivi e "movida" ovviamente senza generalizzare.

Molto correttamente il governo centrale forniva notizie tutti i giorni durante una conferenza stampa tenuta dai responsabili della Protezione Civile, del Consiglio Superiore della Sanità e dello staff di esperti che tutt'ora assistono le autorità pubbliche nel prendere le dovute decisioni.

Informare del numero dei contagiati, degli asintomatici, dei ricoverati nei reparti di malattie infetti, in rianimazione e dei morti aveva anche la funzione di rimediare a una disinformazione iniziale che aveva relegato tale fenomeno a una semplice influenza sottovalutandone la gravità. Costringere un'intera popolazione ad una quarantena forzata è stata una decisione dura da prendere quindi era doveroso informarla del reale pericolo che stava correndo.

Oggi che la situazione è stata messa sotto controllo, Salvini - invece di proporre ai ragazzi (soprattutto ai minorenni) modi più dignitosi  per socializzare - critica la gestione di una gravissima ed imprevedibile situazione che ha coinvolto tutti i settori dello stato definendola "terroristica" soprattutto verso i giovani che "limitati nella loro libertà costituzionale di movimento" non possono più "liberamente socializzare" frequentando discoteche, prendendo l'aperitivo, ubriacandosi e impasticcandosi. Il lato positivo di questa quarantena consiste nel notevole calo delle stragi del venerdì, sabato e domenica sera ma, dall'altro canto,  sicuramente un aumento delle violenze domestiche non denunciate per evitare la propria, molto probabile e  conseguente, eliminazione fisica. Questo imbonitore è molto seguito infatti quasi tutti vanno in giro senza la mascherina infischiandosene del fatto che il virus può trasformare il portatore (asintomatico e non) al 99,99% in un killer per le fasce più deboli della popolazione cioè tutti coloro che hanno patologie gravi: bambini, giovanissimi, giovani, adulti ed anziani dimostrando superficialità, egoismo e una buona dose di cinismo. Era forse una buona occasione per selezionare la popolazione ed eliminare i "pesi inutili" e alleggerire il debito pubblico?

In particolare  è doveroso informare tali benpensanti in merito all'inutilità di tutelare gli anziani che quest'ultimi, quando avevano la loro età, erano in guerra e chi è sopravvissuto a tale tragedia  ha trovato un paese distrutto. Le donne, rimaste sole a mandare avanti una famiglia lavorando duramente per un tozzo di pane, nel dopoguerra hanno contribuito anch'esse alla ricostruzione. E' a quella generazione che ha patito la fame (quella vera), che dovette in parte emigrare portandosi dietro due stracci chiusi in una valigia di cartone legata con uno spago che si deve il benessere nel quale queste giovani generazioni sono cresciute e sono state educate (male): è evidente che i loro genitori hanno una memoria labile e mancano di gratitudine e senso di responsabilità verso se stessi e il prossimo. Questo atteggiamento indotto è pericoloso e già sta dando i suoi frutti velenosi per questo occorre disattivarlo prima che provochi  altri e ben più gravi danni. Qui la politica non c'entra e anche i ventilati limiti alle libertà costituzionali.

Senza entrare nel merito dei contenuti delle dichiarazioni puramente strumentali di chi non ha da proporre argomenti concreti e alternative valide  (ma la dice lunga sulla coscienza civile di chi le sparge ai quattro venti) , indossare una mascherina , lavarsi  le mani, mantenere le distanze di sicurezza, evitare assembramenti è un dovere morale al quale non si può derogare. In mancanza di un vaccino questo è l'unico sistema per non ricadere in una gravissima e irreversibile crisi socio-economica.

Visto ciò che sta accadendo e le gravissime ripercussioni sulla vita dell'intero stato se si dovesse scatenare un altro contagio potrebbe essere  un'alternativa economicamente più conveniente richiedere il grandissimo sacrificio alle fasce fragili della popolazione di vivere in una semi-quarantena garantendo loro un'assistenza continua, senza estraniarli dalla vita sociale completamente e lasciare ai cittadini a basso rischio la libertà di scegliere se adottare o meno le norme di tutela dal contagio perseguendo gradualmente l'immunità di gregge sul modello seguito esclusivamente dalla Svezia, aspettando la messa a punto di un vaccino, ammesso che gli addetti ai lavori ci riescano.