Seconda notte di manifestazioni e scontri a Kenosha, mentre sono stati solo messi fuori servizio i poliziotti che hanno sparato a Jacob Blake
Seconda notte di manifestazioni e scontri a Kenosha, Wisconsin, a seguito dell'ennesimo tentativo di assassinare una persona di colore da parte di agenti della polizia.
Jacob Blake, insieme alla compagna e ai suoi figli si era recato a casa di un conoscente per consegnargli dei regali per suo figlio. Poi, ha cercato di sedare una lite tra due donne in una casa vicina. Lite per la quale è stata chiamata la polizia. Per quale motivo gli agenti intervenuti abbiano deciso di puntare le pistole contro Jacob Bleke e di sparargli otto colpi a bruciapelo, alla schiena, mentre era disarmato e stava salendo in macchina, è un mistero.
La persona che ha girato il video, Raysean White, ha detto alla CNN che prima di iniziare a filmare, ha visto la polizia lottare con Blake, prendendolo a pugni e cercando di colpirlo con un taser. Dal retro della macchina, dove si trovavano in quel momento, Blake ha iniziato a camminare a fianco del SUV per andare dalla parte opposta, dal lato del guidatore. In quell'istante inizia il video e cosa è accaduto dopo lo sappiamo.
Gli agenti sono stati messi a riposo, ma al momento contro di loro non è stato preso alcun provvedimento giudiziario, mentre le indagini sono ancora in corso. La polizia di Kenosha, a differenza di quanto è in uso in molte città americane, non indossa alcuna videocamera per registrare quello che accade durante un intervento.
Il padre di Jacob Blake ha fatto sapere che le condizioni di suo figlio sono stazionarie, che sono otto i colpi di pistola che gli sono stati sparati e che, in questo momento, è paralizzato, anche se i medici non sanno ancora dire se la paralisi possa essere o meno temporanea.
La compagna di Blake, Laquisha Booker, era presente al tentato omicidio e ha confermato la presenza in macchina dei figli di Blake, quando il poliziotto ha sparato.