Durante la IAMPE Annual Conference 2024: The Future of International Mediation Diplomacy: Challenges and Opportunities in Global Mediation Practices, quattro eminenti professori europei hanno condiviso il palco della sessione plenaria intitolata Mediation in Refugee and Migration Diplomacy. 

L’evento è stato organizzato dall’International Association of Mediators & Poly-Experts (IAMPE), un’associazione che riunisce esperti internazionali con una passione comune per la risoluzione dei conflitti, il problem-solving e l’eccellenza nei rispettivi campi.

Gli oratori che vediamo nella foto, la professoressa Kristine Arzumanova (Cipro), il professor Andrew Brown (Scozia), la professoressa Angelika Hagedorn (Germania) e il professor Pablo Banchio (Italia), hanno affrontato i temi centrali della diplomazia e mediazione nel contesto della migrazione e dei rifugiati, offrendo una prospettiva globale e multidisciplinare.

Il nostro professore Pablo Banchio, Direttore del Post-dottorato in Diritti Umani e Intelligenza Artificiale presso l’Università Virtuale Innovativa, ha presentato un intervento intitolato: “Diplomacy and Borders: Balancing Migration Control and Human Rights in the 21st Century”. Nel suo discorso, ha sottolineato come la situazione dei rifugiati e dei diritti umani possa essere affrontata attraverso un approccio diplomatico che bilanci il controllo statale con il rispetto dei principi fondamentali dei diritti umani.

Punti Chiave del suo intervento
Diplomazia multilaterale: I governi possono collaborare attraverso forum internazionali come le Nazioni Unite e l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni per creare politiche che promuovano il rispetto dei diritti umani. Trattati e accordi internazionali sono fondamentali per affrontare temi come il controllo delle frontiere e gli obblighi umanitari.

Protezione di rifugiati e richiedenti asilo: Attraverso la diplomazia, possono essere sviluppati quadri giuridici e accordi bilaterali o regionali per garantire la protezione di coloro che fuggono da persecuzioni o violenze, in linea con i principi di non respingimento.

Controllo umanitario delle frontiere: La diplomazia può servire per stabilire protocolli che evitino violazioni dei diritti umani, come l'uso sproporzionato della forza o la detenzione arbitraria dei migranti. È essenziale garantire accesso alle cure mediche, condizioni di detenzione dignitose e protezione per i minori non accompagnati.

Diplomazia preventiva: È possibile affrontare le cause profonde della migrazione forzata, come conflitti, povertà e disastri ambientali, attraverso la cooperazione internazionale, l’assistenza umanitaria e politiche di sviluppo che riducano la necessità di migrare.

La IAMPE Annual Conference 2024 si conferma come un punto di riferimento per il dibattito internazionale sulla mediazione e la diplomazia, offrendo un'opportunità unica per affrontare le sfide globali con soluzioni innovative e collaborative.

Prossimo appuntamento con IAMPE
Il prossimo evento di rilievo sarà il 1st-Ever Youth International Moot Competition in Diplomatic Mediation, che si terrà nel 2025. Questo straordinario evento avrà luogo nel cuore della Città Vecchia di Pafos (Cipro).

La competizione offrirà ai giovani talenti provenienti da tutto il mondo l’opportunità di mettere in luce le proprie competenze in diplomazia e mediazione, contribuendo alla formazione di una nuova generazione di mediatori internazionali.

Per ulteriori informazioni sull’evento e sulle attività di IAMPE, visitare il sito ufficiale della prestigiosa organizzazione internazionale