I grandi del cinema: Vittorio De Sica
Vittorio De Sica: Nato a Sora (in provincia di Frosinone) e registrato all'anagrafe come Vittorio Domenico Stanislao Gaetano Sorano De Sica, con la carriera di attore, regista e sceneggiatore, fece del neorealismo cinematografico un modello universale riconosciuto in tutto il mondo e in ogni epoca. Mecenate di grandi dive, del calibro di Magnani e Loren (portate entrambe all'Oscar), fu il primo italiano a trionfare nell'ambita notte degli Academy Awards.
Formatosi nel teatro e con il cinema muto degli anni Venti, s'impose sulla scena come attore grazie alla commedia Gli uomini, che mascalzoni... del 1932, ricordata anche per la canzone "Parlami d'amore Mariù", portata al successo dallo stesso De Sica.
Quando negli anni Quaranta decise di mettersi dietro la cinepresa, non ci fu storia. Nel 1946 e nel 1948 sfornò i primi due di una lunga serie di capolavori, rispettivamente Sciuscià e Ladri di biciclette, premiati entrambi con l'Oscar come "miglior film straniero". Nel 1960 fece entrare Sophia Loren nel mito dei grandi di Hollywood con La Ciociara, che oltre all'Oscar come "migliore attrice protagonista" portò a casa i riconoscimenti più prestigiosi, dalla Palma d'oro a Cannes al David di Donatello.
L'ambita "statuetta" finì di nuovo tra le sue mani nel 1965 con Ieri, oggi, domani (con la coppia d'oro Mastroianni-Loren) e cinque anni dopo con Il giardino dei Finzi-Contini (tratto dall'omonimo romanzo di Giorgio Bassani).
Innamorato della lingua e della tradizione musicale partenopea, ne fu profondamente influenzato in molte pellicole, tra cui L'oro di Napoli e Matrimonio all'Italiana. La vita privata, e di riflesso quell'artistica, fu segnata dalla smodata passione per il gioco, che lo portò a dilapidare parte del proprio patrimonio.
Si spense in Francia (Neuilly-sur-Seine) il 13 novembre 1974 e le spoglie vennero tumulate nel cimitero monumentale del Verano a Roma.