Nuove forti piogge e inondazioni stavolta hanno colpito le regioni centrali dell'Afghanistan
Sarebbero almeno 50 le persone morte a seguito di una nuova ondata di forti piogge e inondazioni che ha colpito le regioni centrali dell'Afghanistan centrale, secondo quanto riportato sabato dalle autorità locali.
Mawlawi Abdul Hai Zaeem, capo del dipartimento informazioni della provincia centrale di Ghor, ha detto all'agenzia Reuters che non c'erano ancora informazioni certe su quante persone siano rimaste ferite durante l'ultima ondata di pioggia iniziata venerdì, anche perché molte strade sono rimaste danneggiate e numerose aree non sono raggiungibili.
Zaeem ha aggiunto che 2.000 case sono state completamente distrutte, 4.000 parzialmente danneggiate e più di 2.000 negozi sono sott'acqua nella capitale della provincia, Feroz-Koh.
La scorsa settimana, inondazioni causate da forti piogge, avevano devastato numerosi villaggi nel nord dell'Afghanistan, uccidendo 315 persone e ferendone più di 1.600.
In relazione a quell'evento, Save the Children aveva lanciato il seguente allarme:
Il distretto di Burka, nella provincia di Baghlan, è una delle aree più gravemente colpite dagli allagamenti, con molte persone che, dopo aver perso tutto, dipendono interamente dall’assistenza umanitaria. Secondo le ultime stime, in questa area sono state distrutte più di 3.100 case [1], mentre rimangono ancora da valutare i danni a quattro distretti della provincia poiché ad oggi è ancora inaccessibile la strada per raggiungerli. Man mano che le operazioni di salvataggio continueranno, purtroppo è probabile che i numeri del disastro siano destinati ad aumentare."Ora non c’è più vita per noi qui", ha dichiarato un testimone alla ong. "Il governo ci fornisce solo pane e biscotti, nient’altro. Non abbiamo acqua: l’alluvione ha spazzato via le nostre riserve. Avevamo due litri d'acqua che ora sono finiti. In passato ci sono state altre inondazioni, ma mai così gravi. Questa volta la situazione è stata così drammatica che le persone hanno solo cercato di salvarsi e tutto è stato spazzato via. Negli ultimi due o tre anni, c’è stata carenza d’acqua e scarsi raccolti. Il prezzo di molti prodotti è aumentato e questo ci ha portato alla fame: non potevamo più permetterci il cibo. Mio padre è anziano e disoccupato. Prima il villaggio era verde e bello come il paradiso. Mi piaceva sedermi sull'erba. Adesso è tutto distrutto e osservando quello che p rimasto ti sembra di impazzire, vorresti metterti la testa tra le mani e gridare e piangere".“Le conseguenze di queste inondazioni devastanti sono immediati ma anche a lungo termine. I bambini hanno urgente bisogno di acqua pulita e assistenza sanitaria affinché il disastro esistente non venga ulteriormente peggiorato da un’epidemia. Molti di loro, soprattutto quelli che hanno perso i propri cari, hanno bisogno anche di sostegno psicologico” ha dichiarato Arshad Malik, Direttore in Afghanistan di Save the Children.“L’80% degli afghani fa affidamento sull’agricoltura per il proprio reddito. Non esiste una soluzione rapida per le migliaia di acri di terreni agricoli devastati dalle alluvioni. Non esiste una soluzione semplice per i mezzi di sussistenza che sono stati ancora una volta decimati dagli effetti della crisi climatica. Più della metà della popolazione afghana ha bisogno di assistenza umanitaria. Con un maggiore sostegno da parte della comunità internazionale dei donatori, possiamo affrontare insieme gli impatti immediati e a lungo termine della crisi climatica in Afghanistan e aiutare le comunità a prepararsi agli impatti delle condizioni meteorologiche estreme” ha concluso Malik.
[1] OCHA report del 16 Maggio https://reliefweb.int/report/afghanistan/afghanistan-floods-flash-update-2-floods-hit-northeastern-afghanistan-16-may-2024
Crediti immagine: x.com/Reuters/status/1791832361543348587