Simone D'Angelo nasce a Napoli 22 anni or sono.

Anche se molto giovane, ha ben in mente ciò che vuole fare "da grande". Nonostante la giovane età, ben supportato e incoraggiato dai suoi familiari, Simone lancia a Napoli due nuovi ed esclusivi brands di abbigliamento uomo. Il primo, Fear of Love pensato per i giovani come lui e il secondo yesMone dedicato alla camiceria maschile. La realizzazione di questi esclusivi brands risaltano a pieno le capacità realizzative in cui la creatività giocosa di Simone sembra raggiungere il suo apice.


Che cosa ti ha spinto a fondare Fear of Love e yesMone?

Ho notato che esisteva un divario nell’offerta di abiti che fossero di buona qualità ma anche accessibili in termini di prezzo, così ho deciso di fondare un mio brand che riempisse questo vuoto di mercato. Sembra semplice a dirsi, ma è stato sorprendentemente difficile trovare tutte quelle qualità in altri brand sul mercato accessibili a tutti pur essendo di elevata fattura.
Volevo fare qualcosa di importante per tutti quei ragazzi giovani e spensierati che sono interessati allo stile streetwear e che vogliono essere autentici.


Quando si tratta di creare, quale è la tua principale fonte di ispirazione?

Fear of Love e yesMone sono Napoli. Sono cresciuto a Napoli e per me è da sempre una fonte d’ispirazione nonché una grande influenza nelle mie collezioni. Napoli è una città dove le cose succedono per le strade. La gente cammina, mangia, beve; c'è sempre vita. In questo senso ho sempre un approccio molto pragmatico al design: un cappotto cool, una camicia, un paio di pantaloni... devono essere indossabili.


C’è un’estetica particolare cui hai fatto riferimento per la creazione dei due modelli Fear of Love e yesMone?

Di questi modelli mi piace la versatilità: possono essere indossati sia da chi ama lo stile sia da chi invece si approccia alla moda in maniera più pratica. A livello di design, abbiamo rispettato a pieno l'essenza dei marchi, aggiungendo tocchi di colore presi dalla nostra collezione ed elementi pop. A Napoli mi muovo in scooter e ognuno dei due modelli è pensato per essere il più funzionale possibile.


Nella tua mente, per chi è pensata la collezione Fear of Love ?


È un tipo come me, come i miei amici. Potrebbe essere un po' più classico o più modaiolo; mi piace vestire ogni tipo di uomo. Quando progetto una collezione non penso a un “tipo” in particolare specialmente perché ci sono molte donne cui piace questo stile e che sono nostre regolari clienti.


Quali sono le difficoltà pratiche, come il rapporto con le banche, la mancanza di fondi, lo scetticismo degli altri, che hai dovuto affrontare?

La prima difficoltà, la più grande, è stata trovare degli artigiani che realizzassero il mio progetto: è stata una ricerca lunga, ma quando finalmente li ho trovati sono stato subito entusiasta del risultato: lavoriamo a stretto contatto, con loro il confronto è continuo.
Riguardo il lato economico, ho investito tutti i miei risparmi, perché credevo tantissimo al progetto.


Facendo un primo bilancio, sei contento della tua scelta?

Tantissimo: non tornerei mai indietro.


Spesso mettersi in proprio vuol dire lavorare di più: è capitato anche a te?

Certo, ma non mi pesa per nulla: lo faccio per me stesso.


Perchè Fear of Love?

Fear of Love, ovvero paura dell'amore...Nel mondo c'è molta paura di amare, con questo brand ho voluto comunicare al mondo che è sbagliato.


E perchè yesMone?

E' stato suggerito da mio padre (a cui devo tutto) e altro non è che la trasposizione del mio nome, ovvero: yes che in italiano significa si, la lettera m e one che che è la parte finale del mio nome, quindi yes (Si) M one=Simone.


Simone è uno dei tanti giovani che tentano di farsi strada nel difficile campo della moda, a lui e ai suoi collaboratori, gli auguriamo che questa iniziativa sia prospera e appagante.