PREMESSA

Sono giorni che con una certa cadenza mi capitano "sensazionali notizie " tra le mani, provenienti da testate giornalistiche più o meno "accreditate".

Le "notizie", se questo deve essere il termine con cui definirle, parlano di strumenti alternativi al fumo tradizionale a danno ridotto.

Evitando di perdersi in chiacchere, vediamone insieme alcune.

CHI USA LA SIGARETTA ELETTRONICA HA MAGGIORI PROBABILITA' DI CONTRARRE IL CANCRO AL NASO

Notizia appresa da "il Corriere".  Si basa su uno studio condotto per comprendere le abitudini delle varie tipologie di "fumatori", elettronici e non, con l'obiettivo di individuare eventuali zone dell'apparato respiratorio soggette a maggiori rischi.

Un estratto delle premesse :

" Sono stati registrati schemi di espirazione (solo bocca, solo naso o entrambi bocca e naso) tra gli individui osservati nell'area dei tre stati di New York City utilizzando un prodotto del tabacco riconoscibile (sigaretta, sigaretta elettronica o narghilè). Fumatori di sigarette e vapers di sigarette elettroniche sono stati osservati nelle strade cittadine; fumatori di pipa ad acqua sono stati osservati all'interno dei bar di narghilè di Manhattan. " " Tuttavia, nonostante il fatto che la maggior parte degli ATP, comprese le sigarette elettroniche e il narghilè, contengano sostanze chimiche che sono state aggiunte per migliorare l'odore/sapore, 34 si sa poco su come le caratteristiche specifiche dell'ATP, come il sapore, possano influire sul loro utilizzo e conseguenti rischi per la salute. "

Con questo, fossi stato al posto di chi ha redatto l'articolo de "il Corriere" , avrei interrotto tutto e non sarei andato oltre. Avrei evitato di pubblicarlo in sostanza...

La ragione? E' semplice e balza subito agli occhi anche di un non esperto come il sottoscritto!

Lo studio parte da un presupposto completamente errato. Mettere sullo stesso piano narghilè e vaporizzatori personali non ha il ben che minimo senso. Parliamo di prodotti che nel primo caso permettono di assaporare le sostanze aromatiche tramite un processo di combustione. Nel secondo invece di un prodotto che restituisce aromi sotto forma di vapore e non di fumo! Si tratta della principale differenza (nonché punto di forza) tra i vaporizzatori ed i prodotti a tabacco combusto e questo studio non lo tiene presente? Qualsiasi sviluppo (statistico per altro in questo caso...) basato su premesse errate non potrà che restituire conclusioni errate. 

CHE COSA C'E' DENTRO ALLE SIGARETTE, CLASSICHE O HI-TECH?

In questo caso parliamo di "un approfondimento" redatto da Focus. Tralasciando ogni dettaglio riguardo le classiche sigarette, che è riportato in modo quasi completamente corretto. Passerei alla parte che descrive il contenuto dei liquidi dei vaporizzatori.

" Il glicole, per esempio, è considerato sicuro, ma inalato regolarmente e a lungo può irritare le vie aeree, e quando viene riscaldato può produrre formaldeide e acetaldeide, sostanze cancerogene. "

L'unica parte vera di questa affermazione riguarda il fatto che il Glicole Propilenico può produrre formaldeide ed acetaldeide. Assolutamente errata la premessa. Non è l'utilizzo prolungato o regolare di un dispositivo per vaporizzazione integro a causare l'emissione di tali sostanze a livelli di pericolo per la salute ma bensì un utilizzo improprio. Il Glicole Propilenico degrada, producendo sotto prodotti, superato il suo range di ebollizione (185 °C - 190 °C). Più si supera questa "forchetta", maggiori saranno le quantità di sottoprodotti rilasciate nel vapore. Infatti è buon uso sia dei produttori che dei consumatori, aggiungere acqua bidistillata alle miscele proprio per ridurre al minimo le probabilità di un rilascio significativo di queste sostanze. 

" Gli aromi, poi, sono migliaia e non per tutti è certa la tollerabilità: il diacetile, per esempio, è innocuo se ingerito, ma inalato si associa a una malattia polmonare, la bronchiolite. Alcuni oli sono tossici e possono provocare infiammazioni ai polmoni. gli zuccheri liberano sottoprodotti nocivi. In alcuni casi sono stati documentati metalli pesanti come contaminanti. "

Diacetile?!? Oli tossici?!? Metalli pesanti?!?

Forse gli "amici" di Focus non sono al corrente che il diacetile è stato bandito anni fa dalla stessa Food and Drug Admistration (FDA). Gli aromi in commercio non possono contenerlo.

Riguardo invece gli Oli , si riferiscono (ma non lo specificano) ai casi denominati EVALI (E-cigarette, or Vaping, product use Associated Lung Injury) che nel 2019 fecero scalpore. Peccato solo si parlasse di mercato nero ed estrazioni fatte con acetato di Vitamina-E con lo scopo di ottenere in forma vaporizzabile. il principio attivo THC della cannabis.

Per quanto concerne i metalli pesanti, un recente studio del CoEHAR ha rilevato concentrazioni più basse rispetto alle soglie che la stessa OMS dichiara per l'acqua potabile.

QUALCHE CONSIDERAZIONE

Dando per assodato, viste le testate giornalistiche, che stiamo parlando di professionisti mi chiedo quale sia la valenza della qualifica che si deve conseguire per definirsi tali.

Oltre fornire informazioni, nella quasi totalità errate, in casi come quelli visti contribuiscono a mantenere cifre quali 8.000.000 di decessi per anno nel mondo, per cause correlabili al fumo.

Evitiamo di fare troppa dietrologia, ma la linea intrapresa riporta alla mente il movimento anti-vaping americano, del quale il massimo esponente è Michael Bloomberg.

FACCIAMO SANA INFORMAZIONE!

Non aggiungo altro.  Rimando al breve video documentario della Lega Italiana Anti fumo (LIAF), dove medici esperti in materia di harm reduction, spiegano con analisi certificate e dati alla mano, le principali differenze tra classiche sigarette, riscaldatori di tabacco e vaporizzatori personali (e-cig).