L’Italicum, legge n.52 del 6 maggio 2015, entrata in vigore il I luglio 2016, disciplina l’elezione della sola Camera dei Deputati e sostituisce la precedente legge Calderoli, ovvero il cosiddetto Porcellum, corretta poi dalla Corte Costituzionale e rinominata Consultellum.

Proprio quest’ultima, disciplina ancora oggi le modalità di elezioni del Senato creando una differenziazione che non consente di andare in tempi brevi al voto e che è figlia della convinzione di ottenere l’abolizione dello stesso Senato con la riforma costituzionale.

La nuova legge prevede un sistema proporzionale, a doppio turno e a correzione maggioritaria, con premio di maggioranza, soglia di sbarramento e cento collegi plurinominali con capilista bloccati.

I ricorsi presentati dai tribunali al giudizio della Consulta riguardano la violazione al principio di rappresentanza democratica, per il premio di maggioranza sia al primo turno che al ballottaggio, il vulnus del principio di rappresentanza territoriale, la mancanza di una soglia minima di accesso al secondo turno, l’impossibilità, a causa dei capilista bloccati, di scegliere direttamente e liberamente i deputati, le irragionevoli soglie di accesso al Senato.

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