Politica

CIC BANCHETTE, la lunga odissea dei dipendenti

CIC Scrl viene fondata nel 1985 su iniziativa anche del CSI Piemonte che intende presidiare meglio il territorio periferico regionale come Consorzio per l’Informatizzazione del Canavese per informatizzare l’Azienda Sanitaria Locale, il comune di Ivrea e gli altri enti pubblici del territorio. Da subito si rende autonomo rispetto al CSI Piemonte che rimane cliente e partner importante di riferimento.

Nel corso degli anni CIC è cresciuto anche come pool di professionisti fino a raggiungere 170 unità per progettare e fornire servizi (24/7/365) anche per numerose aziende sanitarie del Piemonte (ASL TO4, TO2, Novara, Valle D’Aosta, ASO di Alessandria, Città della Salute di Torino).

I principali punti di forza di CIC sono, sin dal 1985, la conoscenza delle aziende sanitarie, delle loro strutture, processi e servizi (sia dell’ambito ospedaliero che territoriale) e la capacità di intercettare i bisogni delle stesse derivanti dalle nuove logiche sanitarie. A questi da aggiungere una radicata esperienza degli aspetti tecnologici e delle architetture dei sistemi informativi sanitari, basate sul paradigma di rete, delle tecnologie informatiche evolutive e dei frame work applicativi di mercato.

Nel 2007 il Comune di settimo Torinese chiede a CIC di acquisire il ramo informatico del gruppo ASM che usciva da un fallimento importante. L’acquisizione portava comunque in CIC un maggior Know How nell’ambito dei servizi per gli Enti locali in contesti di realtà anche più significative rispetto al Comune di Ivrea (Comune di Settimo Torinese, Comune di San Mauro Torinese, ASM di Settimo, Comune di Venaria Reale per citare i maggiori) che si aggiungevano ai precedenti Comune di Chivasso, Comune di Ciriè, Comune di Castellamonte ed altri minori.

Con l’acquisizione del Contact Center di CSI Piemonte gestito da INVA, CIC svolge dal 2009 servizi di contact center e di SPOC (Single Point Of Contact) tecnologico per enti pubblici e aziende sanitarie, i propri operatori sono sempre a contatto con gli utenti e prestano la massima attenzione agli aspetti di usabilità e accessibilità dei sistemi forniti e personalizzati dal CIC. Tra i maggiori clienti ricordiamo la Regione Piemonte, la Città Metropolitana, il Comune di Torino, il Comune di Ivrea con medie annuali che si attestano sulle 350.000 chiamate/anno.

Nel 2010 per rispondere ad una richiesta del territorio canavesano alla crisi Olivetti e successivi fallimenti correlati sono entrati in CIC 15 professionisti ex Agile-Eutelia, ex Olivetti Oliit, Omnia network.

CIC ha ideato e gestito negli anni progetti di sanità elettronica presso (servizio integrato di telemedicina e Assistenza) in collaborazione con l’ASL TO4 rivolto ai soggetti fragili cronici ed insieme ai consorzi socio assistenziali di Ivrea e Chivasso ha reso possibili servizi innovativi in rete.

Dal 2016 CIC fornisce il servizio di CUP sanitario per tutta la ASL TO4 con una media giornaliera di circa 1000 chiamate/giorno.

Da gennaio 2016 CIC è parte del gruppo CSP S.p.A., con il quale realizza importanti sinergie per potenziare e rendere più efficace la propria offerta, avendo a disposizione le migliori tecnologie sul mercato nel campo di gestione dei dati sanitari e dell’assistenza in remoto attraverso strumenti di telemedicina. CSP porta in dote tecnologie (sistema informativo sanitario) e know how che utilizza per gestire grandi realtà sanitarie al centro sud (es. Policlinico Gemelli di Roma). Con l’ingresso di CIC nel gruppo CSP abbiamo migliorato la nostra competitività soprattutto a livello economico pur utilizzando sostanzialmente tutte risorse dipendenti e con scarsissimo ricorso alla somministrazione interinale.

Nel 2016 CSP ha acquisito debiti (creati dai soci azionisti, in primis ASM e Comune di Settimo Torinese e CSI Piemonte) ed il parco clienti/commesse che si sono impegnati a garantire commesse per i successivi 3 anni. Allo scadere dei 3 anni, anche a causa di azioni commerciali di espansione poco efficaci e le note vicissitudini anche giudiziarie di persone legate al gruppo CSP (Pio Piccini con il famoso scandalo Finpienmonte ed altre operazioni di M&A) i maggiori clienti CIC (CSI Piemonte, ASL di Ivrea ed il Comune di Ivrea) decidono di acquistare servizi da convenzioni CONSIP senza concedere proroghe tecniche a CIC e tanto meno chiedere a CIC offerte sul mercato MEPA di Consip dove per altro è presente. Nell’affidare a terzi questi servizi i clienti (ex soci) non hanno posto in essere nessuna richiesta di garanzia o clausola sociale per gli occupati. Alcune società subentranti (Gruppo Dedagoup per la Sanità ASL TO4) e Maticmind per servizi di supporto hw e sw on site (CSI Piemonte) hanno in autonomia assunto alcune risorse senza neanche colloquiare tutto il personale occupato utilizzando altresì liste predisposte da referenti dei singoli ex clienti.

A gennaio 2019 rimangono in CIC circa 60 risorse per presidiare il CUP Sanitario ASL TO4, per erogare servizi sistemistici e di supporto hw e sw on site per il comune di Ivrea ed altri enti minori, per il servizio di Numero Unico del Comune di Ivrea e per il supporto applicativo ad una società assicuratrice nazionale (Gruppo HDI).

Il 28 febbraio scadono le proroghe Cup ASLto 4, ASL Novara e comune di Ivrea, ceh in totale occupano circa 15/16 persone. Questi servizi non sono più stati prorogati.

In data 6 febbraio 2019 siamo convocati in prefettura per un possibile conciliazione sulla richiesta di sciopero voluta dalle parti sociali.

Durante l’ultimo incontro fatto in regione tra azienda parti sociali e assessore Pentenero, l’azienda ha dimostrato la volontà di richiedere ammortizzatori sociali per i 60 dipendenti e la possibile sofferenza nel pagare la mensilità del 10 febbraio, in quanto l’azienda non avendo più commesse, e quindi entrate, è in sofferenza economica.

Non ci sono stati più incontri istituzionali.

L'azienda non ha chiesto gli ammortizzatori sociali e in data 18 aprile ha comunicato che ha avviato la procedura di licenziamento collettivo di 33 dipendenti su 58.

La motivazione dell'azienda del presente provvedimento risiede nella necessità di arginare il persistere lo stato di crisi attraverso un piano di riorganizzazione volto alla necessita di ridurre i costi aziendali.

L'unico servizio che è stato rinnovato fino al mese di giugno è il Cup ASLto 4.

L'azienda, inoltre, in data 9 aprile aveva comunicato che stava cercando di provvedere al pagamento della mensilità di marzo. A oggi non abbiamo avuto alcuna comunicazione in merito al pagamento della mensilità di marzo e come l'azienda intenda provvedervi.

Al momento, i dipendenti svolgono i servizi senza creare disagi ai cittadini sulle prenotazioni per le visite CUP. Non rimane che attendere cosa comunicherà l'azienda nei prossimi giorni alle organizzazioni sindacali e ai dipendenti.

Autore Sonia Torreano
Categoria Politica
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