Il PAL è lo strumento con il quale i cittadini, aggregati in vari modelli istituzionali e parti sociali, tracciano le indicazioni per la salvaguardia della salute sul proprio territorio; il PAL nasce attraverso varie fasi di ricerche ed esami mediante Comuni, Provincia, Regione; alla fine i Distretti, Ospedali, Stabilimenti e Presidi dell’AUSL, adottano l’atto d’indirizzo e coordinamento triennale del PAL per garantire i livelli essenziali di assistenza, i LEA: il vero fulcro, garante della salute dei cittadini, cittadini che sono al centro del sistema salute nazionale, regionale e locale.
La Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria della provincia avvia un percorso trasparente e partecipato per arrivare alla definizione il Piano Attuativo Locale triennale, coinvolgendo operatori, forze sociali, organizzazioni di volontariato e cittadini nella discussione del nuovo PAL, al fine di individuare soluzioni il più possibile condivise. Rete e territorio sono le parole che ricorrono più spesso negli indirizzi del nuovo PAL in Emilia Romagna. Il modello a rete dei servizi sanitari provinciali ha garantito fino ad oggi un servizio di qualità ai cittadini, mettendo a disposizione dell’intero territorio le eccellenze dei vari presidi, ed è quindi necessario mantenere e consolidare questo modello nella prossima programmazione.
Le tematiche principali del nuovo PAL sono:
• Garantire la comunicazione e la cooperazione tra i vari nodi.
• Assicurare livelli assistenziali diversificati e specifici per le condizione di salute della persona.
• Gli interventi di prevenzione primaria, welfare e in particolare per il mantenimento di uno stato di buona salute, tutte le azioni di contrasto alle disuguaglianze.
• Il modello organizzativo assistenziale in un sistema di rete di servizi territoriali e ospedalieri basati sulla intensità di cura, cioè su una riorganizzazione dei servizi per livelli assistenziali (Posti Letto Acuti/Cronici, Day Hospital, Day Surgery, Day Service).
• Emergenza-urgenza territoriale (sistema 118, Pronto Soccorso).
• Assistenza al paziente acuto.
• Assistenza al paziente critico.
• Tema: area psichiatrica (CSM, SIMAP).
• Tema: tempi di attesa e mobilità passiva.
• Tema: telemedicina/teleconsulto.
• Tema: ambulatori MMG ed associazioni medici di base per nuovi modelli di continuità assistenziale sul territorio.
• Assistenza al paziente nella fase di post-acuzie o di cronicità (in condizione di fragilità).
• L'informazione e la comunicazione rivolte all'interno ed all'esterno del sistema dei servizi.

Conclusioni:
La struttura dei servizi socio-sanitari del futuro in Emilia Romagna richiede un potenziamento della capacità di collegamento interno-esterno (tele-consulto, tele-assistenza) ed una diversa forma di aggregazione dei vari servizi, che non dovranno più agire per compartimenti stagni, ma interagire tra di loro e con l'utenza, tramite progetti già in fase di sperimentazione, primo fra tutti il Progetto SOLE. Notevole importanza assumono in tutti gli interventi relativi al welfare, e in particolare per il mantenimento di uno stato di buona salute, tutte le azioni di contrasto alle disuguaglianze. La politica dovrà sostenere con coerenza gli obiettivi del PAL, valutare le soluzioni, capire le questioni e le esigenze dei cittadini.

N.B.: di fatto non è sempre come sopra, a volte non ci sono le condizioni per negoziare un PAL tra Regione, Provincia e Comuni e di conseguenza viene rimandata la programmazione e rimane attiva quella precedente.


Bibliografia:
www.ausl.ra.it