La variante inglese del coronavirus? Oltre ad essere più contagiosa, sarebbe anche più letale.
Lo ha dichiarato il premier Johnson, riportando le valutazioni che gli sono pervenute dai ricercatori del New and Emerging Respiratory Virus Threats Advisory Group (NERVTAG), che hanno etichettato come realistica la possibilità che la variante del coronavirus identificata nel sud dell'Inghilterra sia "anche" più letale, sottolineando però che ancora non è possibile esserne assolutamente certi.
Sir Patrick Vallance, consigliere scientifico del governo, al riguardo ha dichiarato come i dati finora a disposizione non siano definitivi e che c'è bisogno di ulteriori verifiche, aggiungendo però che l'aumento della mortalità è un dato incontrovertibile.
La variante del virus rilevata per la prima volta nel Kent lo scorso settembre è in grado di diffondersi più velocemente, tra il 30% e il 70% in più rispetto a prima, e ci sono indizi che sia più letale di circa il 30%.
La buona notizia è che i vaccini di Pfizer (e presumibilmente anche di Moderna visto che sono simili tra loro) e AstraZeneca dovrebbero essere comunque efficaci per contrastare la mutazione inglese del coronavirus. Invece, e questa è la preoccupazione di altri Paesi in Europa, ci sarebbero dubbi sulla completa efficacia dei vaccini finora disponibili in relazione alle varianti di coronavirus registrate in Sud Africa e Brasile.
La variante inglese è stata identificata in oltre 50 nazioni, tra cui l'Italia, mentre la variante sudafricana in 20. Molti paesi, compreso il nostro, hanno bloccato i voli provenienti dal Brasile.
Aggiornati a venerdì, i dati del contagio da Covid in UK indicano in quasi 96mila il numero totale dei morti dall'inizio della pandemia, circa 40mila sono i pazienti tuttora ricoverati, mentre nelle ultime 24 ore si sono registrati 40.261 nuovi casi e 1.401 morti.