Nel deserto del Gobi, in Mongolia, alcuni scienziati hanno scoperto la più grossa impronta di dinosauro mai venuta alla luce fino ad oggi: più di un metro di lunghezza.

I ricercatori dell'università di Okayama che hanno fatto l'eccezionale scoperta, sostengono che l'enorme impronta (106 x 77 cm), risalente ad oltre 70 milioni di anni fa, ci fornisce nuove informazioni sui giganteschi animali che al tempo popolavano il nostro pianeta.

Una delle molte impronte scoperte nel deserto della Mongolia, il grosso fossile è stato trovato lo scorso agosto da una spedizione congiunta mongolo-giapponese, che stava esplorando uno strato geologico formatosi fra 70 e 90 milioni di anni fa, nel tardo Cretaceo.

Si è formato naturalmente, con la sabbia che ha riempito i vuoti formatisi quando il piede del dinosauro si è posato sul terreno fangoso. E' considerata una scoperta molto rara, dato l'ottimo stato di conservazione e la presenza di molti dettagli.

Si ritiene trattarsi dell'impronta di un Titanosauro, un gruppo di sauropodi erbivori dal collo lungo, vissuti nel tardo periodo cretaceo, alti probabilmente fra i 20 e i 30 metri, secondo il professor Shinobu Ishigaki dell'università di Okayama, a capo del gruppo di studiosi.

La speranza è di riuscire presto a scoprire, sempre nella stessa zona, lo scheletro di uno di questi dinosauri giganti. Fino ad oggi in Mongolia non ne è mai venuto alla luce nessuno.

Secondo Masateru Shibata dell'Istituto di Ricerca sui Dinosauri dell'università giapponese di Fukui, le impronte sono una prova vivente dei dinosauri. Molte sono le informazioni che se ne possono trarre, compresa la forma del piede del dinosauro e il modo in cui camminava.

I Titanosauri erano gli erbivori di grosse dimensioni più diffusi nei continenti del sud, durante gli ultimi 30 milioni di anni dell'era mesozoica. Ne facevano parte specie, che si differenziavano proprio per la stazza: alcune pesavano quanto una mucca, altre più di una balena. Gli esemplari di alcune specie sono considerati come gli animali più grossi mai esistiti sulla faccia della Terra.

Nel 2014 i resti di un Titanosauro gigante vennero alla luce nel sud della Patagonia, in Argentina. Secondo i paleontologi, il Dreadnoughtus schrani, come allora la specie fu chiamata, sarebbe stato il più grosso dinosauro ad aver calpestato il suolo terrestre.