Nel corso dei decenni le missioni lunari hanno influenzato la vita quotidiana, introducendo innovazioni tecnologiche originariamente nate per l’esplorazione dell’universo.
Queste imprese rappresentano l’occasione per esplorare luoghi lontani e contribuire all'evoluzione della quotidianità. In che modo?
Collegamento a Internet via smartphone o microchip nei PC sono alcune delle innovazioni tecnologiche che non avresti mai pensato essere direttamente ricollegabili alle missioni lunari. Diamo un'occhiata a quelle più curiose!
Le invenzioni più curiose
1. Microchip
Nei circuiti integrati del computer di bordo del programma Apollo sono stati utilizzati dei microchip, diventati di uso comune per i cellulari e i PC odierni.
2. Tac
L'antenato dei moderni sistemi per la tomografia, tecnica spettroscopica mirata alla rappresentazione a strati, corrisponde allo strumento di analisi della struttura dei nuovi materiali tecnologici e dei conseguenti difetti di produzione in ambito medico.
3. Filtri per l'acqua
Questa tecnologia ha purificato gli abitacoli degli Apollo. Oggi, rende potabile l’acqua di molte regioni dov'è carente e contaminata.
4. Coperte termiche
Le coperte termiche molto utili, per esempio, per le escursioni all'aria aperta erano dei fogli multistrato di metallo, materiale ricorrente per le attrezzature degli Apollo.
5. Strumenti a pila
Oggi una pila è un oggetto alla portata di tutti, mentre all'epoca dei programmi spaziali è stata un’invenzione molto costosa destinata agli utensili alimentati a batteria, come il trapano.
6. Cibo liofilizzato
Per le missioni lunari l'industria ha perfezionato le tecniche di liofilizzazione degli alimenti. Come funziona? Deidratandoli a bassa temperatura e preservandone il valore nutritivo.
7. Scarponi
Gli stivali degli astronauti sono diventati gli scarponi isolanti da montagna per camminare sulla neve. Chi l'avrebbe mai detto!
8. Tute spaziali
Le tute ignifughe e termoregolate dei pompieri o dei piloti di Formula 1 sono il risultato degli investimenti (fino a 2 milioni di euro l’una) per l’equipaggiamento degli astronauti. Queste corrispondono a 130-150 kg di protezioni e sensori. Inoltre, dal tessuto delle prime tute derivano i materiali usati per le tensostrutture (piscine e sport indoor) e per la copertura degli stadi.