In Italia esistono oggetti ritenuti misteriosi la cui funzione ancora sconosciuta, oggetti che ancora oggi devono essere del tutto compresi, insomma dei veri e propri misteri. Tra questi misteriosi oggetti c’è la Pergamena Bianca di Cava de’ Tirreni, la mitica pergamena che esaudisce i desideri.
Negli Archivi del Palazzo a Cava de’ Tirreni, è conservato un documento considerato magico, questo è datato al 4 settembre 1460 e non è altro che una pergamena firmata e siglata, ma in bianco.
Quale è il segreto di questa pergamena, che secondo la leggenda sarebbe in grado di realizzare qualsiasi desiderio che vi venga scritto? Per capirlo è necessario raccontarne la storia.
Nel 1459 Giovanni d‘Angiò scese nell’Italia meridionale, mandato dal Re di Francia, per contendere il trono di Ferrante I d'Aragona e Cava de’ Tirreni fu l’unica città che non cedette alle minacce ed alle lusinghe dei francesi che dal 19 al 28 agosto 1460, causarono devastazioni e morti.
E soprattutto a un passo dalla sconfitta, durante la notte, cinquecento cavesi, sotto la guida di Giosuè e Marino Longo, attaccarono di sorpresa l’esercito angioino nel momento in cui l’esercito del re d’Aragona stava per essere accerchiato, ribaltando le sorti della guerra.
Come premio, il 4 settembre 1460, Re Ferrante I d'Aragona, consegnò nella sala del trono di Castel Nuovo di Napoli, al Sindaco della Città di Cava, Messere Onofrio Scannapieco, una pergamena in bianco solo firmata e con apposto il sigillo reale, affinché il popolo della città scrivesse ciò che più desiderava.
La pergamena non fu mai usata e si trova tuttora intatta nel palazzo comunale di Cava de’ Tirreni e per rievocare la battaglia che cambiò le sorti della guerra, ogni anno a luglio, si svolge nelle piazze della città la Disfida dei Trombonieri.
La Pergamena Bianca non è un oggetto fuori dal comune, ma nel corso dei secoli ha acquisito una forte aura “magica” ed è bello pensare che nel caso qualcuno scrivesse realmente qualcosa, il Re Ferdinando accorrerebbe dall’aldilà per esaudirlo.