All'Angelus, il Papa ha ricordato che oggi la Chiesa celebra "Gesù Cristo Re dell'universo", spiegando la ricorrenza facendo riferimento, come sempre, al passo del vangello della domenica Gv 18,33b-37):

«Gesù - nell'interrogatorio di Pilato - vuole far capire che al di sopra del potere politico ce n'è un altro molto più grande, che non si consegue con mezzi umani. Lui è venuto sulla terra per esercitare questo potere, che è l'amore, rendendo testimonianza alla verità (cfr v. 37).

Si tratta della verità divina che in definitiva è il messaggio essenziale del Vangelo: "Dio è amore" (1Gv 4,8) e vuole stabilire nel mondo il suo regno di amore, di giustizia e di pace.

E questo è il regno di cui Gesù è il re, e che si estende fino alla fine dei tempi.

La storia ci insegna che i regni fondati sul potere delle armi e sulla prevaricazione sono fragili e prima o poi crollano.

Ma il regno di Dio è fondato sul suo amore e si radica nei cuori, conferendo a chi lo accoglie pace, libertà e pienezza di vita. Tutti noi vogliamo pace, tutti noi vogliamo libertà e vogliamo pienezza. E come si fa? Lascia che l'amore di Dio, il regno di Dio, l'amore di Gesù si radichi nel tuo cuore e avrai pace, avrai libertà e avrai pienezza.

Gesù oggi ci chiede di lasciare che Lui diventi il nostro re. Un re che con la sua parola, il suo esempio e la sua vita immolata sulla croce ci ha salvato dalla morte, e indica – questo re – la strada all'uomo smarrito, dà luce nuova alla nostra esistenza segnata dal dubbio, dalla paura e dalle prove di ogni giorno.

Ma non dobbiamo dimenticare che il regno di Gesù non è di questo mondo. Egli potrà dare un senso nuovo alla nostra vita, a volte messa a dura prova anche dai nostri sbagli e dai nostri peccati, soltanto a condizione che noi non seguiamo le logiche del mondo e dei suoi "re".»

Una riflessione, quella di Francesco, che non riguarda solo i "sudditi", ma anche gli attuali "re" che, oltretutto, pretendono di rappresentare la Chiesa mettendo in atto politiche che con amore, pace e libertà nulla hanno a che fare e nulla hanno a che vedere.

Lo avranno capito? Sicuramente no.