Putin sostiene in linea di principio la proposta di cessate il fuoco degli Stati Uniti, ma vuole garanzie

Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia, in linea di principio, appoggia la proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco in Ucraina. Tuttavia, il presidente russo ha sottolineato che qualsiasi tregua dovrà necessariamente affrontare le cause profonde del conflitto e che numerosi dettagli cruciali rimangono ancora da chiarire.
Durante una conferenza stampa, dopo un incontro con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, Putin ha ribadito:"Siamo d'accordo con le proposte di cessare le ostilità. L'idea in sé è corretta e certamente la sosteniamo".Tuttavia, ha poi aggiunto che il cessate il fuoco dovrà essere concepito in maniera tale da portare a una pace duratura, eliminando le cause originarie della crisi. Questa dichiarazione sembra mirare a inviare un segnale di apertura a Washington, possibilmente preparando il terreno per ulteriori colloqui, inclusa la prospettiva di un dialogo diretto con il presidente Trump.
Il conflitto in Ucraina, innescato dall'invasione russa nel febbraio 2022, ha avuto conseguenze drammatiche: centinaia di migliaia di morti e feriti, milioni di sfollati e città ridotte in macerie. Questo scontro ha segnato una delle più aspre tensioni tra Mosca e l'Occidente degli ultimi decenni. Nonostante l'apparente apertura verso un cessate il fuoco, molti in Ucraina e in Occidente vedono la posizione di Putin come una mossa per guadagnare tempo, mentre le truppe russe cercano di consolidare i guadagni territoriali.
Putin ha sollevato domande importanti sul come garantire che un eventuale cessate il fuoco non diventi un'opportunità per l'Ucraina di riorganizzare le proprie forze:"Come possiamo e come saremo garantiti che non accadrà nulla del genere? Come verrà organizzato il controllo?" ha chiesto il presidente russo, evidenziando che le questioni di sicurezza e il controllo del cessate il fuoco sono elementi essenziali per garantire una pace reale e duratura.
Trump ha definito la dichiarazione di Putin "molto promettente" e ha espresso la speranza che Mosca "faccia la cosa giusta". Il presidente degli Stati Uniti, intenzionato a essere ricordato come un pacificatore, ha inoltre confermato la disponibilità a discutere la questione telefonicamente con Putin, mentre il suo inviato speciale, Steve Witkoff, intraprende attivi colloqui a Mosca in merito alla proposta.
L'equilibrio geopolitico europeo appare particolarmente delicato. Le potenze europee temono che un eventuale accordo tra Washington e Mosca, magari comprensivo di intese che coinvolgano anche la Cina e il settore energetico, possa alterare ulteriormente gli attuali equilibri, che, dopo l'entrata in cartica di Trump, appare azzardato a definirli tali.
Putin ha inoltre fatto cenno alla possibilità di accogliere nuovamente le aziende occidentali nel mercato russo, pur sottolineando che il panorama economico nazionale è ormai dominato da produttori locali. Inoltre, ha suggerito che un accordo di cooperazione energetica con Washington potrebbe portare alla ripresa delle forniture di gas all'Europa.
Quello che comunque è ancora un mistero, forse non per Kiev, riguarda le garanzie per l'Ucraina e la sua integrità territoriale.