Con sempre maggiore frequenza riceviamo in studio famiglie disperate che non riescono a normare l'uso di tablet e affini: L'ultimo, in ordine di apparizione, è il caso di Giulio: 16 anni, trovato alle 3 del mattino che si "ammalava" addosso a qualche app dagli sgargianti colori e dagli ipnotici suoni, nel tentativo di conquistare chissà...
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