Forte dei Marmi è nota ormai non solo per essere una delle località marittime più belle ed esclusive della Versilia, ma anche perché è diventata meta di vacanza per ricchi turisti russi, che l'hanno scelta come luogo perfetto per trascorrere giorni dorati all'insegna del lusso.


Il flusso di viaggiatori dalla Russia a Forte dei Marmi non è affatto un fenomeno recente: già quindici anni fa cominciarono a registrarsi i primi arrivi. Forte dei Marmi, con le sue ampie e invitanti spiagge di sabbia chiara e il mare cristallino, esercitava infatti un irresistibile richiamo su turisti desiderosi di sperimentare il caldo e il sole dell'Italia in una località non troppo affollata e dall'atmosfera decisamente chic. Non è un caso infatti che, come hanno subito osservato anche gli albergatori e i ristoratori del posto, questi nuovi ospiti russi, dallo stile vacanziero lussuoso e raffinato, appartenessero ad uno status sociale molto alto: fra questi il regista Andrej Končalovskij, nel 2014 vincitore del Leone d’argento a Venezia per il film The Postman’s White Nights (Le notti bianche del postino), e Boris Gromov (ex governatore di Mosca); il facoltoso Roman Abramovič e persino alcuni uomini del mondo della politica e della finanza molto vicini a Putin.


Con il trascorrere degli anni questo fenomeno ha acquisito proporzioni sempre più notevoli, al punto che Forte dei Marmi è divenuta una vera e propria roccaforte del turismo russo, ormai fondamentale per la sua economia: la bellezza del luogo, la presenza di strutture turistiche ben tenute, funzionanti e soprattutto dall'immagine esclusiva sono i principali motivi d'attrazione per questi benestanti paperoni dell'Est. Del resto, la perla della Versilia (come viene spesso definita Forte dei Marmi) vanta una lunga tradizione di turismo selezionato ed aristocratico: fin dall'inizio del secolo scorso molte nobili famiglie toscane e del nord Italia scelsero Forte dei Marmi per trascorrervi la villeggiatura; il loro esempio fu subito seguito da altre aristocratiche famiglie di varie parti d'Europa, al punto che fu necessario aprire nel 1904 uno stabilimento balneare: l'Onda Marina, gestito dalla famiglia Giannotti; esso funziona ancora oggi ed è anzi molto amato dai visitatori per l'ottima posizione e i numerosi servizi offerti.


I nobili e facoltosi amanti di Forte dei Marmi (gli Agnelli, il regista Luchino Visconti, l'artista Henry Moore e gli scrittori Thomas Mann, Italo Balbo, Curzio Malaparte, Riccardo Bacchelli) vi hanno fatto costruire ville a dir poco favolose nella zona della pineta in riva al mare: anche nel caso del turismo russo, a quello degli hotel di lusso si associa il business di ville e appartamenti. L'amore dei visitatori russi per la Versilia è tale infatti che molti di loro la eleggono come seconda casa, per trascorrervi lunghi periodi dell'anno, al di là delle semplici vacanze estive. Il numero di queste residenze russe cresce giorno dopo giorno ma è oggettivamente difficile stabilirlo con precisione, dal momento che spesso le vendite sono gestite da società presta-nome. Malgrado questo, non è affatto un mistero che i paperoni russi abbiano trasformato Forte dei Marmi in una loro colonia: in ogni strada della città si sente parlare russo e ormai il turismo dell'Est ha definitivamente soppiantato quello tedesco.


Eppure quest'estate si è registrato un generale calo del turismo russo in Versilia, sicuramente a causa delle sanzioni alla Russia di Putin stabilite dall'Unione Europea. Questo calo non sembra però avere particolarmente interessato i proprietari di ville, che continuano a frequentare Forte dei Marmi, con gran sollievo dei gestori di negozi e strutture turistiche del luogo: è infatti innegabile che i paperoni dell'Est costituiscano una fonte di ricchezza inesauribile (si favoleggia di mance da sogno che possono raggiungere fino a mille euro! Di fronte a esborsi di cifre così stratosferiche, è naturale continuare ad augurarsi il loro ritorno...).


Il punto è proprio questo: i turisti russi non sembrano badare a spese; comprano e investono con una disinvoltura che difficilmente ritroviamo negli imprenditori italiani e proprio a Forte dei Marmi hanno già acquistato alcuni importanti ed esclusivi alberghi.


La frequentazione delle spiagge italiane ha portato alcuni visitatori a modificare le loro abitudini alimentari: anche se quasi sempre chiedono gli sgroppini (sorbetti al limone aromatizzati alla vodka), sembrano apprezzare maggiormente le specialità della nostra tradizione culinaria, tranne nei casi in cui siedono a tavola con ospiti loro connazionali; in quelle occasioni preferiscono infatti mettere da parte le abitudini acquisite in Italia e far prevalere le loro origini: chiedono, ad esempio, di servire insieme tutte le portate (una tavola imbandita fino all'inverosimile in Russia è segno di benessere e di un elevato status sociale).


Che il numero dei turisti russi sia diminuito resta comunque un dato di fatto che però non tutti sono disposti ad ammettere: molti negozianti e ristoratori di Forte dei Marmi giurano che è rimasto tutto uguale, ma c'è anche qualche significativa voce fuori dal coro. Paolo Corchia, titolare dell’Hotel President, precisa che mentre qualche anno fa le ricche signore dell'Est rientravano in albergo cariche di buste da shopping contenenti prodotti lussuosi e costosissimi, adesso le cose sono decisamente cambiate. Anche i russi fanno attenzione a non spendere mai più del dovuto: anzi, se devono pernottare in albergo, tirano sul prezzo. Mentre prima quasi tutti andavano a mangiare al lussuosissimo Cocoà, che serviva gamberetti e champagne, primi a base di aragosta e pesci pregiati, ora non sono pochi i russi che apprezzano anche ristorantini più spartani.