Prosegue la "via crucis" dei dati macroeconomici resi noti dall'Istat. L'ultimo riguarda fatturato e ordinativi dell’industria nel mese di luglio.


Rispetto a giugno, il fatturato dell’industria è in calo del -1%, confermando una tendenza negativa già registrata nel mese precedente (-0,3%). Il dato degli ordinativi è anche peggiore con una riduzione congiunturale del -2,3%, che, anche in questo caso, non fa che continuare la flessione registrata nel mese precedente (-1,5%).

Il calo del fatturato è diretta conseguenza dell'andamento negativo del mercato interno (-1,4%) e, anche se in misura minore, di quello estero (-0,4%). Stesso discorso vale per gli ordinativi, dove la flessione congiunturale è più rilevante per il mercato interno (-2,5%) ed in misura minore dal mercato estero (-1,9%).


Su base trimestrale, il fatturato cresce tuttavia dell'1,4%, e gli ordinativi dell'1,1%.


In termini tendenziali, corretto per gli effetti del calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di luglio 2017), il fatturato totale cresce del 2,9% - con incrementi del 2,5% sul mercato interno e del 3,8% su quello estero - mentre gli ordinativi fanno segnare un aumento tendenziale del 2,8%.

I risultati migliori, in termini di fatturato, si registrano nel comparto manufatturiero, tra i settori relativi ai prodotti di elettronica (+14,7%) e ai prodotti farmaceutici (+12,1%), mentre il settore dei mezzi di trasporto mostra la flessione maggiore (-3,0%).

Per quanto riguarda le future commesse, il settore che registra la maggiore crescita tendenziale è quello dei prodotti farmaceutici (+16,3%), mentre diminuzioni si registrano nella metallurgia (-4,7%) e nel settore tessile e dell'abbigliamento (-0,6%).