Il 5G incombe e i vari Paesi devono decidere come e con chi sviluppare le loro infrastrutture a supporto della nuova tecnologia. Per gli Stati Uniti, la necessità principale, però, è che i suoi alleati non facciano ricorso a fornitori cinesi per realizzarle, in primis Huawei. 

Secondo gli Usa, le autorità cinesi potrebbero costringere Huawei a spiare i contenuti che transitano sulle proprie reti. Un'accusa che Huawei ha più volte smentito. Ma per gli americani, nel caso i loro alleati dovessero far ricorso a "reti 5G cinesi" sarebbe necessario rivedere la condivisione delle informazioni riservate. 

Ma proprio questo martedì Boris Johnson, il primo ministro britannico che ha detto che con la Brexit i rapporti con l'America sarebbero diventati molto più stretti, ha dichiarato che coloro che si oppongono a Huawei dovrebbero però suggerire anche  alternative alla società cinese!

La frase lapidaria di Johnson è arrivata dopo che funzionari della sicurezza nazionale statunitensi hanno incontrato la controparte britannica a Londra, quando ormai il Regno Unito sta per apprestarsi a prendere una decisione su come implementare le reti 5G nel Paese.

"Il pubblico britannico merita di avere accesso alla migliore tecnologia possibile", ha dichiarato Johnson in un'intervista alla BBC. "Ora, se ci sono persone che si oppongono a questo o a quel marchio, allora devono devono anche dirci quale sia l'alternativa.

Come primo ministro britannico non voglio implementare una qualsiasi infrastruttura che possa pregiudicare la nostra sicurezza nazionale o la nostra capacità di cooperare con i partner dell'intelligence di Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda".

Secondo quanto riportato dai media britannici la delegazione americana avrebbe detto a quella britannica che una partnership con Huawei sarebbe una "follia". Huawei dal canto suo ha detto di essere fiduciosa che il governo britannico farà le proprie scelte "sulla base di prove e non di accuse mai verificate".

Londra deve decidere sull'utilizzo dei prodotti Huawei nell'implementazione della rete 5G all'interno della cosiddetta infrastruttura "non core", come le antenne.