Il fenomeno delle migrazioni è troppo grande, troppo difficile perché qualunque paese possa affrontarlo e risolverlo da solo. E neanche qualunque governo, che sia di sinistra centro o destra poco, cambia alla prova dei fatti.

Può essere che sia un problema fuori della nostra portata; oltre la nostra presunzione di poter  difendere il nostro mondo, i nostri standard e il nostro benessere lasciando fuori dalla porta gran parte dell'umanità. E che il mondo che conosciamo stia cambiando a nostra insaputa. Chissà! 

Nel frattempo c’è chi strilla, chi mostra il petto e minaccia sfracelli, chi accusa a destra e a manca, chi si arrocca e chiude gli occhi, e chi litiga e fa scaricabarile. E in mezzo a questa indecente canea c’è chi fa solo quello che sa fare.

Più di 7.000 migranti tutti insieme su una popolazione di soli 6.000 abitanti, eppure! Come se ne arrivassero due milioni a stravolgere Roma, un milione a Torino.

Eppure loro niente lamentele, niente piagnistei, solo educata e umana instancabile accoglienza; non sta a loro fare di più, non è in loro potere. Ma con la grande, a mio avviso immensa, dignità di un vero popolo di mare che sa cosa vuol dire.