Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Istat, Inps, Inail e Anpal questo martedì hanno pubblicato, congiuntamente, la "nota trimestrale" sulle tendenze dell'occupazione relativa al terzo trimestre, periodo luglio-settembre 2018.

Nel terzo trimestre 2018 vi è stata una lieve diminuzione dell'occupazione con il tasso destagionalizzato pari al 58,7%, stabile in confronto al trimestre precedente, con un lieve aumento per gli uomini ed un calo per le donne.

Cresce, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il numero dei lavoratori dipendenti in termini sia di occupati (+0,5%, Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro) sia di posizioni lavorative riferite ai settori dell'industria e dei servizi (+2,1%, Istat, Rilevazione Oros).

Ciò trova conferma nei dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali tratti dalle Comunicazioni obbligatorie (CO) rielaborate (+373 mila posizioni lavorative nel terzo trimestre 2018 rispetto al terzo del 2017) e nei dati dell'Inps-Uniemens riferiti alle sole imprese private (+405 mila posizioni lavorative al 30 settembre 2018 rispetto al 30 settembre 2017).

Al contrario, il lavoro indipendente torna a diminuire rispetto al trimestre precedente (-28mila occupati, -0,5%), mentre continua ad aumentare in termini tendenziali (+53 mila occupati, +1,0%).

Le posizioni lavorative dipendenti presentano, nei dati destagionalizzati, un lieve incremento nel periodo aprile-giugno. Nel terzo trimestre 2018, le attivazioni sono state 2 milioni 462mila e le cessazioni 2 milioni 446mila, determinando un saldo positivo di appena 15 mila posizioni di lavoro dipendente.

L'aumento congiunturale dei lavoratori dipendenti riguarda quelli a tempo indeterminato (+42mila), mentre quelli a tempo determinato si riducono lievemente (-27mila). Se le prime continuano a crescere in virtù delle trasformazioni (+114mila), le posizioni a termine si riducono per la prima volta dopo una crescita ininterrotta dal secondo trimestre 2016.

Secondo i dati Istat, aumenta l'occupazione (+147mila unità), ma diminuisce il numero delle persone in cerca di lavoro (-332mila) ed è in aumento quello degli inattivi (+79mila).

Nel terzo trimestre 2018 prosegue l'aumento tendenziale del numero dei lavoratori a chiamata o intermittenti secondo la fonte Inps-Uniemens (+16 mila unità), anche se rallenta ulteriormente il suo tasso di crescita (+7,2% nel terzo trimestre 2018 rispetto al +15,5% e +66,8% rispettivamente del secondo e primo trimestre).

Analogamente prosegue l'aumento tendenziale del numero dei lavoratori in somministrazione che dopo il massimo raggiunto nel quarto trimestre 2017 (+27,2%) vede un progressivo rallentamento della crescita negli ultimi tre trimestri (+23,5%, +13,9% e 6,9% rispettivamente nel primo, secondo e terzo trimestre del 2018).

Il numero dei lavoratori impiegati con il Contratto di Prestazione Occasionale e quelli pagati con i titoli del Libretto Famiglia, le due nuove forme contrattuali di lavoro occasionale introdotte operativamente da luglio 2017 in sostituzione del lavoro accessorio (voucher), hanno raggiunto rispettivamente le 20mila e le 7mila unità nel terzo trimestre 2018.

Gli infortuni sul lavoro con esito mortale accaduti e denunciati all'Inail nel terzo trimestre del 2018 sono stati 277 (di cui 189 in occasione di lavoro e 88 in itinere), in aumento rispetto al terzo trimestre del 2017 di 64 casi.

Le malattie professionali denunciate all'Inail e protocollate nel terzo trimestre del 2018 sono state 11.943, in lievissima riduzione (-0,3%, 35 casi in meno) rispetto all'analogo trimestre dell'anno precedente.