Politica

La giornata particolare della signora Giorgia Meloni

"Un Pontefice, uno statista, un santo. Ho avuto l'onore e il privilegio di conoscerlo e sono onorata che sia il Santo di questo giorno così particolare per me".

Questo è quanto ha scritto la "signora Giorgia Meloni", come è solito chiamarla il suo alleato Silvio Berlusconi, per ricordare a tutti che oggi si celebra la ricorrenza di san Giovanni Paolo II, il papa polacco che, a quanto pare, per lei sembra essere un punto di riferimento.

Un riferimento ben strano per un presidente del Consiglio che dovrebbe, prima di ogni altra cosa, preservare la laicità dello Stato. Evidentemente, per la signora Giorgia Meloni lo Stato non è laico e non potrebbe essere altrimenti, vista la promozione, da parte sua, di uno degli slogan tanto in voga nel ventennio fascista: Dio, patria e famiglia.

In fondo, perché dovremmo stupirci di ciò che promuove una post-fascista? Per gente simile non esistono garanzie e diritti nel modo di vivere. La libertà concessa gli amministrati dai post-fascisti è quella di vivere secondo quello che per loro è giusto e sacrosanto. Per questo, la post-fascista Meloni inveisce contro le lobby gay, contro l'aborto, contro le adozioni omogenitoriali, contro questo e contro quello che nella sua logica di regime ritiene sbagliato. 

I post-fascisti, adesso sorridenti e suadenti, così come coloro che trascorrono il loro tempo sui media a convincere soprattutto se stessi che questa accozzaglia di pseudo-gerarchi non abbia nulla a che vedere con il ventennio, dovrebbero però far pace con il loro cervello e spiegarsi perché allora - ad esempio - ungheresi e polacchi dicono di rispecchiarsi nei programmi della signora Giorgia Meloni.

Il presidente polacco Duda, pochi giorni fa è stato invitato a fare un comizio al Tg2 da quel tale, direttore di testata, che adesso è diventato ministro della Cultura! Tra le tante bestialità che il presidente della post-fascista Polonia si è permesso di dire senza contraddittorio (d'altra parte si trattava di un comizio seppur fatto passare come intervista) ce n'è stata una particolarmente esilarante che riguardava i diritti degli omosessuali, a cui il replicante della signora Giorgia Meloni ha risposto dicendo - in sostanza - che chi lo ha votato non lo ha eletto per tutelare quella minoranza... pertanto "che cosa possono pretendere?". Questo il significato, non testuale, del suo sproloquio.

E poi, ritornando a san Giovanni Paolo II, ecco chi è stato veramente il papa polacco secondo quanto scrisse Hans Küng ripercorrendone la "carriera" nell'articolo Wojtyla, il Papa che ha fallito

Comunque, considerando la qualità delle opposizioni, la signora Giorgia Meloni da loro non ha certo nulla da temere per la tenuta del suo governo... e non sarebbe neppure sorprendente che quelle opposizioni la sostenessero al Senato in caso i suoi numeri fossero traballanti. Saranno invece gli alleati e/o i mercati a segnarne il cammino, sperando che sia breve tanto quanto lo è stato quello di Liz Truss.

Autore Egidio Marinozzi
Categoria Politica
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