"Una preghiera per te, ragazzo, e un forte abbraccio alla tua famiglia. Gli Italiani sono da sempre generosi, laboriosi, accoglienti e solidali. Chi ancora distingue o disprezza un essere umano in base al colore della pelle, è un cretino. Punto. Chi porta rispetto, merita rispetto.P.S. Agli sciacalli alla Saviano che cercano di fare polemica politica anche su una tragedia come questa, smentiti dai genitori di Seid che fanno sapere che “il suo gesto estremo non deriva da episodi di razzismo”, ricordo infine che il primo senatore nero eletto nella storia della Repubblica Italiana, l’amico e imprenditore di origine nigeriana Tony Iwobi, è stato candidato ed eletto con la Lega.C’è chi parla di integrazione e chi la realizza".

Così si è espresso il senatore della Lega, Matteo Salvini sulla morte di Seid Visin. Il capitano, ahi lui, era stato tirato in ballo in una lettera scritta dal ragazzo, suicidatosi perché non sopportava più l'odio razzista nei suoi confronti e nei confronti della gente di colore promosso dalla propaganda degli estremisti di destra che alimentano paure e disprezzo nei confronti del diverso come strumento per acquisire consenso. 

Pertanto  il sorridente e gaudentissimo senatore  Salvini, avvolto da principesse, fidanzate, crocifissi e madonne di tutti i generi ci informa che il suicidio di Said non deriva da episodi di razzismo, oltre al fatto che lui razzista non è perché ha "assunto" il primo nero che gli è capitato a tiro per farlo eleggere in Parlamento nelle file della Lega.

Ma il senatore Salvini, però, non dice nulla del razzismo che lui alimenta ogni giorno, anzi ogni ora, sulle pagine dei suoi profili social dove i "devotissimi" fedeli delle tante madonne che lui invoca dimostrano, con ciò che scrivono, quanto sia caritatevole, umano e soprattutto cristiano sfogare le loro frustrazioni contro lo straniero di turno, meglio se africano.

Quindi, non trovando convincenti le giustificazioni del Salvini pensiero, si finisce per sentirsi più confortati nell'esser catalogati tra gli appartenenti alla categoria degli sciacalli che la pensano come Saviano. 

Questo è quello che ha detto lo scrittore e giornalista campano sul suicidio di Seid Visin:

Leggete questa storia, provate a non piangere. Provate a trattenere la rabbia, la voglia di spaccare tutto, di distruggere questo mondo di m.... che abbiamo creato negli ultimi anni. E ora andate sulle pagine Facebook dei due più grandi pagliacci della nostra politica, Giorgia Meloni e Matteo Salvini, che ci fanno vergognare di condividere con loro la cittadinanza. Sì, pagliacci: nulla di quanto blaterano è vero, nessuna loro proposta è realizzabile, perlomeno in uno Stato di Diritto. Andate sulle pagine di quei due orgogliosi razzisti: non troverete una parola di pietà. Non una carezza. No, decisamente: su quelle pagine l’umanità e la pietà sono morte, da sempre. Parlano di Dio, di Madonne, di cuore di Gesù, ma praticano crudeltà e spietatezza. Due bestemmiatori.Peccato Seid, se avessero detto che eri un ladro, uno stupratore, o anche un ubriacone, ecco, allora ti saresti meritato l’attenzione di questi due sciacalli. Anche se poi tutto si fosse rivelato falso o una montatura non ti avrebbero chiesto scusa. Loro sono così: macinano voti sulla sofferenza, sulla discriminazione e sul tradimento costante dei valori della Costituzione. Ma nessuno glielo dice, nessun lo urla. E loro ci impongono la loro spaventosa normalità.Meloni e Salvini, un giorno farete i conti con la vostra coscienza, perché la sadica esaltazione del dolore inflitto ai più fragili prima o poi si paga. E vi auguro sinceramente che siano i vostri figli a vergognarsi di voi e a non darvi tregua. Per sempre.

Parole ingiuste quelle di Saviano? Se lo pensate allora cominciate a chiedervi perché personaggi come Salvini e Meloni, e quelli che per interesse promuovo la loro feroce propaganda, non si lasciano neppure sfiorare dal dubbio delle conseguenze che la loro sciagurata disumanità può causare alle persone come Seid. 

È normale costruire il consenso elettorale sulla pelle delle persone?