Noto con piacere che da alcuni giorni lei è ritornato vispo e balzellante davanti a microfoni e telecamere.

È segno che per lei è passata ‘a nuttata, quella nuttata che, come di sicuro ricorderà, è principiata nella amara serata del 9 marzo a Palazzo Grazioli.

Comunque è tutto bene quel che finisce bene e mi compiaccio che a lei, da anni fido scudiero di Berlusconi, sia stata restituita la licenza di parlare a ruota libera a nome del centrodestra.

Già, ma è proprio questo che mi manda in confusione.

In questi giorni, infatti, a parlare in nome del centrodestra non c’è solo lei, ma ci sono anche Matteo Salvini, Anna Maria Bernini, Giorgia Meloni, Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, solo per citare i più ciarlieri.

Ora, è proprio la mancanza di sintonia tra voi a mandarmi in confusione.

Ad esempio, nelle commissioni di Camera e Senato il “Documento di Economia e Finanza”, noto come DEF, ha avuto il voto favorevole della Lega, che mi risulta essere il più corposo partner del centrodestra, ma invece il voto contrario di Forza Italia.

Cosa è successo ? Boh !

Nelle stesse ore, però, lei onorevole Brunetta, o se più le aggrada professor Brunetta, ha affermato che “Salvini non parla a nome del centrodestra”, smentendo così colui che fino ad oggi ho creduto fosse suo alleato nella coalizione.

Salvini, infatti, poche ore prima in sala stampa, al Quirinale dopo l’ultimo faccia a faccia con il presidente Mattarella, aveva affermato “sono qui per portare avanti il programma della Lega e di tutto il centrodestra”.   

Ora, comprendo bene che lei, come peraltro milioni di italiani, consideri ridicolo insistere nel considerare coalizione quella che è stata solo la comunella  di tre partiti che si sono presentati agli elettori, il 4 marzo, ognuno con un proprio programma e con un proprio candidato premier.

Però, onorevole Brunetta, dovreste tentare almeno di salvare le apparenze.

Cioè, quando siete tra voi potete anche insultarvi e prendervi a randellate, ma, per rispetto agli italiani che stupidamente hanno creduto che foste davvero una coalizione, sarebbe dignitoso non comportarvi in pubblico come cani e gatti.

Per carità, mi rendo conto che possa essere difficile, ma almeno provateci.

Forse non ve ne rendete conto ma fate fare una brutta figura al vostro padre-padrone, Berlusconi, che già non perde occasione per fare figuracce per conto suo.

Perciò, mi prendo la libertà un raccomandarvi maggiore autocontrollo perché prima o poi il padre-padrone potrebbe perdere la pazienza e mandarvi come discoli dietro la lavagna.

Anzi, forse dietro la lavagna manderebbe solo lei, perché di certo Berlusconi preferirebbe dedicarsi a sculacciare la Bernini, la Gelmini e la Carfagna.

Per un esimio professore come lei finire però dietro la lavagna, come uno scolaretto indisciplinato, sarebbe un’onta insopportabile.

Concludo con la flebile speranza che già nei prossimi giorni, quando Salvini avrà dato vita al governo gialloverde insieme a Di Maio, lei e gli altri componenti della sedicente coalizione vi accordiate prima di parlare proprio per non dare l’impressione ai vostri elettori di essere solo una armata Brancaleone.