Un Potenziale Sotto i Nostri OcchiLa Citta è dei Cittadini e il paese è dei paesani, ricorro a questo detto di molti anni fa di proposito per dirvi che il territorio in cui viviamo e conosciamo è appartenente alla collettività e alle sue memorie. 


Parentesi che lasciano il segno
Il periodo del Covid lo ricordiamo bene, di come ci aveva ridotti in casa alla ricerca di un po di libertà, ma appena terminato questo periodo una serie di eventi gravosi non ci stanno aiutando. Le buone iniziative esistono, ma non tutte sono reperibili nelle nostre vicinanze, ciò che abbiamo intorno a noi ha un alto potenziale che attende di essere espresso. Molto di ciò che sto dicendo è connesso ad una parola che rappresenta un valore, un valore che spesso viene dimenticato, tralasciato, l'educazione... una parola che dovrebbe arrivarci dalla famiglia, dai segnali esterni, dalle figure, dai riferimenti. Insomma, in questi tempi l'educazione è qualcosa che va ricercata in noi stessi, proprio perché senza di essa, siamo fuori da un'ordinaria morale. E non meno importante dell'educazione in generale è l' educazione ambientale.
Come siamo messi?Quello che dalle mie parti (la zona flegrea) è da sempre noto, è l'assenza di lungimiranza per alcuni luoghi dati per trascurabili. Quando vai a bussare al tuo comune molto probabilmente ti verrà detto che per una questione di fondi e di consenso, questo non si può fare e non viene fatto. Alcune amministrazioni con determinati pretesti hanno deciso di abbattere un numero considerevole di alberi, tutto questo non giustifica mai un operato a tutela dei cittadini, ma è la palese dimostrazione del voler sottrarre un tesoro alla collettività. Eppure esistono in ogni comune luoghi e strutture lasciati li a giacere, magari tra qualche rifiuto. 

Il Verde ci valorizzaQuello che non dobbiamo confondere è il dover lavorare gratis per il comune, con l'attivarci in maniera propositiva per l'ambiente in cui viviamo, considerando che una buona parte del tempo libero dei nostri figli viene impiegato in giochi videoludici, social e quant'altro. Per riportare un po' di sano attivismo nella realtà, bisogna organizzarsi e credere nel patrimonio "verde". Il potenziale di un'aiuola non dovrebbe essere visto solo come uno spazio messo lì come una nicchia, sarebbe giusto utilizzare le aiuole e i prati incolti di ogni comune per creare un movimento sociale ed educativo verso le attuali e le prossime generazioni. Ogni aiuola, ogni spazio lasciato a sé, può diventare un ritrovo, per l'agricoltura, per l'applicazione della fantasia, per micro eventi dedicati e soprattutto per nuovi posti di lavoro.


Il mio appello

Dalle istituzioni Regionali e Comunali il segnale che viene inviato ad ognuno di noi,  il senso di responsabilità e iniziativa, non è trascurabile, dal momento che ci stiamo proiettando verso un mondo meno inquinato, almeno così ci dicono.La natura ci aspetta, bisogna spingere verso delle opere multifunzionali. Oggi esistono tecnologie che ci permettono di rendere minimamente illuminati luoghi dell'abbandono, di stampare in 3d tante cose utili seppur piccole, ma che applicate in determinati contesti diventano utilissime. Bisognerebbe far incontrare architetti, creativi, psicologi, naturisti, agricoltori, giardinieri... con chi ha voglia di fare, sfruttando materiali di riciclo che sostano in quantità industriali ogni giorno nelle isole ecologiche. A ogni Comune si chiede il via a un concorso specifico per opere pubbliche realizzate dai cittadini in collaborazione con professionisti, opere artistiche e funzionali realizzate con la natura e/o materiali ripresi da isole ecologiche. Pensiamo a quadri, disegni di artisti contemporanei che potremmo avere nei parchi a tema, di quanti giochi di ruolo, giostre si potrebbero creare con volontari e volontari del servizio civile. Come sarebbe bello poter creare dei carri allegorici in cui riportiamo gli animali in piazza per momenti brevi, ma intensi. Quanto varrebbe ascoltare le storie di persone anziane che hanno qualcosa da insegnarci. Tutto questo merita lo scenario dei nostri paesaggi. Pensiamo solo ai mattoncini che si possono realizzare con la plastica, al vetro lavorato portato su una spiaggia abbandonata a cosa potrebbe dar vita, l'inserimento di piante e alberi da frutta in determinate zone le arricchirebbe, la costruzione di panchine e tavoli darebbe agio di poter sostare, privilegiando i lavori manuali, riporteremo in giro un po' di aria pulita, riporteremo l'educazione ambientale al centro delle nostre vite, dando la possibilità attraverso i comuni di far lavorare anche piccoli imprenditori che necessitano di chioschi, piccole aree di vendita all'aperto, in cambio di una buona vigilanza sui posti concessi, un determinato gioco di luci, può rendere un'aiuola o un parco qualcosa di unico. Qui sotto alcuni esempi di posti e paesaggi curati, posti e paesaggi riproducibili e proponibili in svariate versioni.