"Vaping is not tobacco", la fallimentare ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) istituita per evitare l'equiparazione dei prodotti per il vaping con quelli del tabacco.

Si, proprio così. Con il senno del poi eviterei di firmare la ICE Vaping is not Tobacco. Però prima di chiudere il post, preso da un senso di disprezzo e rabbia, ti invito a leggere quanto ho da esporre. Non si tratta di giustificazioni né tanto meno di propensione verso le multinazionali del tabacco. Assolutamente! Ne posso avere quanta può averne chiunque altro dotato di pollice opponibile.

Si tratta di un insieme di riflessioni legate all'utilità della fallimentare iniziativa. Lo so, mi sono già espresso in merito; allora però le evidenze da argomentare riguardo quanto sostenevo non erano molte. Oggi qualche elemento in più, almeno da portare come esempio invece c'è. Prepara quindi la tua sedia o poltrona da gamer migliore, siediti e rifletti con me; questione di pochi minuti ...

LE MULTINAZIONALI DEL TABACCO

Partiamo dalla parte più scontata. Prima però un sassolino dalla scarpa me lo tolgo ... Sono stato accusato in passato di favoreggiamento nei confronti di una multinazionale del tabacco, di recepire compensi sotto banco; il motivo? Ho appoggiato il progetto Veritas Cohort. Chiaramente tutto portato avanti nei retroscena perché nulla si deve esporre alla luce del sole. Meglio "operare dietro le quinte" in modo da evitare brutte figure e sani contradditori ...

Arriviamo al dunque. Tra i miei haters sono presenti coloro i quali hanno promosso e spinto la Vaping is not tobacco. Ma la ICE in questione è stata sponsorizzata dalle seguenti aziende :

  • Imperial Tobacco
  • Tabacalera
  • ITG Brands
  • Fontem Ventures
  • Logista

In particolare Imperial Tobacco e la sua filiale Fontem Ventures in cosa differiscono dalla tanto discussa Philip Morris? Personalmente reputo in NULLA!

Il punto però non è questo. E' comprensibile e normale le multinazionali del tabacco sondino il mercato investendo in prodotti alternativi e ricerca, visti i piani di "un futuro senza fumo". Il fatto che Philip Morris abbia investito nella ricerca ed indirettamente sponsorizzi il Veritas Cohort o che Imperial Tobacco abbia appoggiato la Vaping is not tobacco, non lo reputo affatto uno scandalo! Anzi ... Ciò che in questo particolare frangente mi ha dato a pensare è stata la mancata chiarezza. La poca informazione che ha orbitato intorno all'iniziativa proprio da parte di chi si auto-referenzia come nostro "paladino" ...

LA CORSA DEI POTERI FORTI

Come ho già ribadito più volte sia Big Pharma che Big Tobacco, con metodiche differenti, cercano di recuperare il terreno perduto. Il tabacco combusto ha istituito una sorta di equilibrio tra queste realtà; un equilibrio la cui unità di misura è questa $ ...

I nuovi "prodotti da fumo", viste le evidenze scientifiche, difficilmente permetteranno di fare lo stesso.

La domanda è quindi : "Come avrebbe fatto una ICE appoggiata da una sola parte di questi poteri portare al risultato sperato? Come avrebbe convinto in sede di discussione le istituzioni a dissociare il vaping dal tabacco?"

LE ISTITUZIONI

Le Istituzioni dimostrano ancora oggi un forte legame, forse dovuto ed obbligato, con i loro finanziatori. Una dimostrazione lampante la abbiamo avuta di recente con la questione Vaccini anti-COVID 19. Pare "una corsa all'oro" dove il vincitore è chi arriva primo. Chi prima riesce ad aggiudicarsi il maggior quantitativo di ordini. Tutto questo in nome della collettiva salute?

Le Istituzioni come stanno operando? Ciò che personalmente mi danno a vedere è un "lasciar fare", cercando di porre pezze ove possibile ... Triste vero?

In questa sede la Vaping is not tobacco cosa avrebbe portato? Cosa avrebbe portato aprire una discussione riguardo il tema proposto dall'ICE?

L'OPINIONE PUBBLICA

In conclusione resto dell'idea che l'unico mezzo vero che si possiede, perché la situazione legata al vaping non degeneri oltremodo, è l'informazione. Con il termine informazione intendo informarsi ed informare, come anche divulgare la propria esperienza. Questi reputo siano i mezzi migliori per arginare il degrado forzato che sta orbitando intorno al settore a noi tanto caro. Creerà sicuramente dubbi o quanto meno incrinerà le errate certezze di una parte dell'opinione pubblica. Tanto da arrivare a leggere finalmente articoli come quello comparso oggi sul quotidiano Il Giornale.

DIAMOCI DA FARE!

Non attendiamo che "le pere caschino dall'albero". Non fermiamoci davanti ad un fallimento preannunciato come quello dell'ICE Vaping is not tobacco. Diamoci da fare! Serve iniziativa. Il tempo delle scaramucce, delle lotte alle visualizzazioni, alle iscrizioni ai canali social è finito. Mettiamo da parte il nostro ego! Ancora una volta dimostriamo che partendo dal basso il settore, di cui facciamo parte, è in grado di stringere i denti e rialzarsi! Abbiamo dalla nostra la ragione! Non è poi così difficile ...