Voghera, una vicenda tra pistola e pistoleri
Cuiusvis hominis est errare: nullius nisi insipientis, in errore perseverare.
È comune errare, scriveva Cicerone in un passo delle Filippiche, ma è solo dell'ignorante perseverare nell'errore. Una citazione che si adatta alla perfezione all'ennesima dichiarazione, a sproposito, del senatore e leader leghista Matteo Salvini a commento dell'omicidio di Voghera, dove un assessore del suo partito ha ucciso un marocchino senza fissa dimora con cui aveva iniziato a litigare.
Anche stamani, su Rai 3, Matteo Salvini ha ripetuto la tesi già introdotta ieri su quell'omicidio. Cioè che l’assessore Massimo Adriatici, responsabile dell'omicidio, è una persona perbene perché avvocato penalista, professore universitario, istruttore di allievi di polizia, mentre il morto essendo un marocchino senza fissa dimora che disturbava i passanti era sicuramente una persona permale, pertanto, secondo Salvini, che quanto accaduto sia da archiviare come legittima difesa - come riportano alcuni giornali, dice lui - è più che probabile.
Sempre in base a quanto riportano alcuni giornali, la tesi difensiva dell'assessore Adriatici, si basa sul fatto che, spinto dal marocchino, sia caduto e inavvertitamente e involontariamente dalla sua pistola sia partito un colpo.
Naturalmente nessuno vuole condannare Massimo Adriatici per aver ucciso un'altra persona. È un compito che spetta esclusivamente alla magistratura. Quello che però chiunque può notare è che...
è assurdo che un cittadino, benché assessore alla sicurezza vada in giro armato;
è assurdo che uno che possieda una pistola la punti contro un'altra persona se questa non è armata;
è assurdo che uno non tenga una sicura su una pistola. È assurdo che uno che nel caso non abbia una pistola dotata di sicura, tenga una cartuccia in camera nel caso di pistola automatica o un tamburo completamente riempito nel caso di revolver. Per chiunque porti un'arma, specialmente un civile, quelle appena riassunte sono norme di base per evitare che una pistola spari accidentalmente.
Per questo, le dichiarazioni di Salvini appaiono fuori luogo. E lo sono ancor di più perché secondo lui è normale che un cittadino vada in giro armato, oltretutto se delegato a difendere e garantire l'ordine pubblico e la sicurezza.
Quanto fatto intendere, già in passato, da Salvini con le sue dichiarazioni ha alimentato un clima in base al quale sia normale una giustizia "fai da te". Ed in funzione di ciò, alcune persone, anche se abbiano in teoria la preparazione per capire ciò che sia giusto o sbagliato, finiscono per fare quello che l'assessore Adriatici ha fatto. Assessore che, pertanto, finisce per essere due volte vittima: del suo gesto e del clima creato da politici come Salvini che, nonostante ciò, si guardano bene dal fare un passo indietro.
Cuiusvis hominis est errare: nullius nisi insipientis, in errore perseverare.