Per il calcolo dell'imposta e delle detrazioni si considera il reddito personale.

Se uno non supera 8000 € di reddito lordo annuo, non può beneficiare delle riduzioni d'imposta per spese detraibili, non avendo imposta da pagare. È un modo per favorire i meno poveri fra i poveri, favorire chi ha possibilità e non chi ha necessità.

Se con tale reddito vive solo, dovrà rassegnarsi a pagare cose e servizi più cari di chi ha reddito superiore o familiari che possono godere in sua vece dei benefici fiscali.

Ma se quel reddito supera euri 2840,51 nessun familiare puo farlo. In pratica se il reddito di una persona è compreso tra 2840,51 e 8000 euri lordi annui le "spese deraibili" ad essa relative non sono detraibili da nessuno.

È evidentemente un'assurda iniquità. Ma ancor più iniquo e assurdo è il fatto che per determinare il diritto all'esenzione dal pagamento del ticket sanitario non si considera il reddito personale ma quello familiare.

Una persona ultra 65enne è esente da ticket se il suo reddito lordo annuo non supera 36151,98 €, ma non è esente se è sposata e sommando al suo il reddito del coniuge supera quel limite.

Anche se entrambi i coniugi devono pagare i ticket, uno solo ha la riduzione dell'Irpef per le proprie spese.