Borrelli: il contagio da coronavirus è stazionario e non in decrescita ed il 1 maggio tutti in casa
Questo è quanto detto venerdì dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, in alcune dichiarazioni radiofoniche:
«Credo proprio che anche il 1 maggio staremo a casa: non credo che passerà questa situazione per quella data. Purtroppo non credo che questa situazione così impegnativa passerà il 1 maggio. Dovremo essere rigorosissimi. Soprattutto credo cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali: dovremo mantenere il distanziamento sociale.Siamo in una situazione stazionaria nella quale diminuisce il numero dei nuovi ricoverati, di chi va in terapia intensiva, aumenta il numero totale dei guariti, aumenta in modo contenuto quello dei positivi e, in qualche modo, anche il numero dei deceduti cala rispetto a qualche giorno fa. Anche i nostri ospedali e i nostri medici possono tirare un attimo il fiato.Non è una situazione che si risolverà presto e dovremo essere rigorosissimi e cambieremo anche il nostro approccio con i contatti umani. Il Sud regge ma bisogna assolutamente essere prudenti, seguire alla lettera le indicazioni che sono state date»....«Gli esperti ci diranno quali saranno le modalità della ripresa. Sicuramente le mascherine servono, ma servono soprattutto i comportamenti responsabili. Le mascherine sono ancora un problema, non per i sanitari perché stanno arrivando carichi importanti».
E per il 16 maggio?
«Potrebbe essere prima, potrebbe essere dopo. Dipende dai dati. Non voglio dare delle date. Dobbiamo vedere quando la situazione, attualmente stazionaria, comincerà a descrescere, ma la decisione va presa dagli esperti che stanno coordinando dall'inizio dell'emergenza la parte tecnico-scientifica».