Ogni evento è importante, per gli Zelensky, per promuovere la crociata ucraina anti-Russia. Mentre il presidente Volodymyr interviene da remoto, sua moglie Olena lo fa in presenza.
Pertanto, è più che naturale che la first lady ucraina oggi sia intervenuta al World Economic Forum di Davos, da dove ha annunciato che consegnerà una lettera alla delegazione cinese guidata dal vicepremier Liu He, con le proposte elencate dal presidente ucraino per porre fine alla guerra in corso.
La Cina, che come la Russia è membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, è anche un partner importante per il Cremlino, dopo che l'Ue ha chiuso quasi tutti i ponti con Mosca, e finora si è rifiutata di condannare l'invasione russa dell'Ucraina.
Ma quella indirizzata a Xi Jinping non è l'unica lettera che Olena Zelenska ha detto che intendeva consegnare, aggiungendo che anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente svizzero Alain Berset sono i destinatari di una missiva loro inviata dal marito Volodymyr.
Oltre ad esortare gli intervenuti al Forum ad utilizzare la loro influenza per porre fine al conflitto, la Zelenska ha affermato che è necessaria una cooperazione a livello globale per prevenire che il numero di nuove vittime continui a crescere.
"L'unità è ciò che riporterà la pace".
La Zelenska ha detto anche che la guerra ha avuto ramificazioni globali che potrebbero peggiorare se l'Ucraina venisse sconfitta.
"Come si aspetta il mondo di raggiungere la neutralità climatica, se non riesce nemmeno a fermare l'incendio di intere città ucraine? Questo è ciò che fa la Russia con artiglieria, missili, droni iraniani", ha detto. "Sapete tutti che l'aggressione russa non è mai stata destinata a fermarsi ai confini ucraini. Questa guerra può andare avanti e innescare crisi più ampie se l'Ucraina dovesse essere sconfitta".