Il refrain autoassolutorio di Fontana e Gallera
La campagna autoassolutoria dei vertici della regione Lombardia per l'emergenza Covid, è iniziata qualche giorno fa con le dichiarazioni dell'assessore Gallera ed è proseguita oggi con quelle del presidente Fontana.
C'è da capirli. La necessità di dimostrare l'indimostrabile pur di sostenere la ripresa della campagna di propaganda e odio del capo, Matteo Salvini, implica l'ineluttabile necessità di proseguire, ben oltre il grottesco, nel sancire urbi et orbi la loro irresponsabilità nella moralmente - e vedremo se anche penalmente - disastrosa gestione dell'emergenza coronavirus in Lombardia.
Così Giulio Gallera, assessore al Welfare della Lombardia:
«Intensa giornata in Consiglio Regionale iniziata con un anonimo ma apprezzatissimo gesto di sostegno e solidarietà - davanti all’entrata di via Fabio Filzi questa mattina ho trovato questi due striscioni GRAZIE GRAZIE GRAZIE !!! NOI ANDIAMO AVANTI A TESTA ALTA E CON LA SCHIENA DRITTA - il sentimento antilombardo che anima e muove molte degli strumentali attacchi di cui siamo oggetto non scalfiscono la nostra determinazione e la nostra dedizione». [Punteggiatura e sintassi sono esclusiva opera di Giulio Gallera, ndr]
Eppure, mettendo da parte per un attimo la zona rossa da istituire, Gallera qualche dubbio sul suo operato dovrebbe farselo venire. Ha chiuso e riaperto l'ospedale di Alzano Lombardo dopo i primi casi di contagio in 4 ore dopo averlo sanificato. Ma i test sui malati e, soprattutto sul personale sanitario, come ha fatto a farli in così breve tempo? Evidentemente non li ha fatti. Ma allora perché, secondo lui, con l'ospedale di Codogno si è agito diversamente?
E la decisione di far ospitare i pazienti dimessi con la Covid, ed ancora positivi, nelle RSA, a chi andrebbe attribuita? Mistero!
Oggi, poi, c'è stata la dichiarazione di Attilio Fontana che voleva far sapere di aver salvato la vita a quasi 800mila lombardi.
«Ho deciso di mantenere l'obbligo delle mascherine sino al 30 giugno, un decisione difficile ma supportata da evidenze scientifiche e dal recente studio americano coordinato dal premio Nobel per la chimica Mario J. Molina dell'Università della California. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica dell'accademia americana delle scienze (Pnas), afferma che grazie all'uso delle mascherine abbiamo evitato 78.000 contagi e ovviamente altre vittime.Ho chiesto questo ulteriore sacrificio ai lombardi, che dovranno sopportare anche il caldo di giugno ma non possiamo abbassare la guardia, non possiamo cedere ad un virus subdolo, invisibile e sempre pronto a colpirci. Il tempo è galantuomo e dopo le offese, gli insulti e le minacce la verità sul buon operato della Regione Lombardia sta emergendo dalle inchieste e dai dati ufficiali. Restano i pochi incivili da tastiera [mi pregio di iscrivermi tra le loro fila, ndr] a promuovere infondate tesi complottiste, false e prive di ogni ragionevole fondamento mentre la verità sta emergendo con tutta la sua forza. Andiamo avanti, grazie».
Chi voglia ringraziare Fontana lo sa solo lui. Con chi ce l'abbia, invece, è evidente: chiunque gli ricordi che dopo aver preteso, fino a qualche mese fa, l'autonomia della Lombardia, da qualche tempo pretende di far credere che l'istituzione di una zona di confinamento anche solo per i comuni di Alzano e Nembro fosse di esclusiva competenza del Governo, quando ci sono le testimonianze di oltre un centinaio tra Comuni e Regioni che in questi mesi hanno agito autonomamente, chiudendo quel che ritenevano giusto chiudere a causa del contagio.
Ma Fontana oggi era prodigo di consigli, così ha pensato anche di soddisfare la curiosità di coloro che gli chiedevano una riflessione sugli Stati Generali che si sono inaugurati oggi a Roma. Ma chi saranno costoro? Vallo a sapere! Comunque, al riguardo, così parlò Fontana:
«In molti, in queste ore, mi hanno sollecitato una riflessione sugli Stati Generali dell'Economia, aperti oggi a Roma nello splendido scenario di Villa Pamphili.Premesso che ogni forma di dialogo è sempre importante per lo sviluppo democratico, mi perplime [sic, ndr] che il Governo italiano abbia aperto un dialogo con i vertici dell'Unione Europea senza prima aver preventivamente ascoltato Governatori e Sindaci. Con queste premesse si rischia di avviare un festival delle buone intenzioni, una passerella di grandi progetti senza che siano state preventivamente poste e condivise delle solide basi. Da questa mattina ho ascoltato gli echi di solenni esortazioni, di dichiarazioni di amicizia e solidarietà ma da qui a passare ai fatti occorre sia individuare le priorità sociali che definire a priori, attraverso azioni concrete, un reale percorso comune ed equilibrato per tutte le parti coinvolte.La Lombardia è ripartita con un autonomo piano regionale di investimenti ma soprattutto forte di un comparto industriale e produttivo radicato sul territorio e sulla sua gente, tutto questo non può essere ignorato».
Quanto sopra riportato è la fedele trasposizione del parto intellettuale di Fontana. Faccio notare che l'acutissimo presidente della regione Lombardia chiede al Governo la collegialità che lui invece dice di aver orgogliosamente ignorato.
Ma son leghisti, suvvia... non bisogna chieder troppo!