Nell'ottava settimana del 2023, l'incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia è stabile per la quinta settimana consecutiva e corrisponde a 8,1 casi per mille assistiti, lo stesso valore della settimana precedente, collocandosi nella fascia di intensità bassa.
I nuovi casi stimati, rapportati all'intera popolazione italiana, per questa settimana di rilevazione sono circa 479.000, per un totale di circa 11.106.000 casi dall'inizio della sorveglianza.
Dopo il picco all'inizio di dicembre, quando l'incidenza ha raggiunto 16 per mille, dalla metà di gennaio fino ad oggi, l'epidemia stagionale sembra essere stabile, soprattutto tra i bambini più piccoli. Ci troviamo pertanto in una fase di plateau, con un tasso di incidenza tra il 9 e l'8 per mille, che si è osservato per sei settimane, con i bambini sotto i cinque anni restano tra i più colpiti con un'incidenza pari a 22,7 casi per mille assistiti (22,9 nella settimana precedente). Nella fascia di età 5-14 anni l'incidenza scende a 11,56; nella fascia 15-64 anni a 7,65 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 3,57 casi per mille assistiti.
In Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Abruzzo l'incidenza delle ILI è sopra dieci casi per mille assistiti. In Basilicata è tornata sotto il livello di base.
Nel complesso, dall'inizio della stagione fino all'ottava settimana del 2023, su un totale di 20.833 campioni clinici raccolti dai diversi laboratori, 5.239 (25,1%) sono risultati positivi al virus influenzale, di cui 4.761 di tipo A (90,9%) e 478 di tipo B (9,1%).