"Matteo Salvini? Con uno che ha quelle idee lì, non potrei mai prendere un bicchiere di vino, né ci andrei mai allo stadio a vedere la Juve e a tifare per Ronaldo. No, non credo proprio che cose del genere possano mai accadere".

"Quello che sta facendo in Italia Salvini lo stanno facendo Putin in Russia, la Le Pen in Francia e Agent Orange da noi." [Agent Orange è il nome in codice con cui veniva chiamato il defoliante a base di Diossina utilizzato dagli americani durante la guerra in Vietnam, ndr.]

"Nessuno di loro è il mio tipo, preferisco tenerli alla larga. Non ho bisogno di essere faccia a faccia con la negatività, ma dare un messaggio che sia d'amore; questi individui dimostrano invece solo odio e non li voglio accanto a me".

"Uno dei tanti errori che si commettono è l'idea che problemi di questo tipo riguardino soltanto l'America, ma bisogna fare molta attenzione perché il problema è globale. ... In quei Paesi ... la colpa viene sempre data agli immigrati".

"Tutto è buttato sulle loro spalle affinché si fomenti l'odio nei loro confronti. Se chiudiamo i confini e costruiamo dei muri il nostro Paese sarà grandioso, non ci sarà più la criminalità, niente droghe e via discorrendo, ma sono tutte bugie, perché tanto loro vogliono solo buttare giù la nostra cultura".

"Non lo fischiano? [Riferendosi all'accoglienza a Salvini a Venezia, ndr.] Beh, allora questo dimostra proprio quello che le stavo spiegando, che Salvini come Agent Orange, sono pericolosi. Ricordiamoci che nella Germania nazista, gli ebrei erano incolpati dai nazisti e l'odio era fomentato da loro e siamo onesti anche in Italia dove c'è stato Mussolini e il fascismo, tutto questo può succedere di nuovo. Keep it real, fate i conti con questa realtà."

Le frasi sopra riportate sono quelle pronunciate da Spike Lee ad un giornalista dell'Huffington Post, in un'intervista rilasciata a Venezia dove il regista americano è presente in occasione della Mostra del Cinema.

Ed uno come Salvini, che sembra occuparsi di tutto meno che del suo ministero, poteva trascurare una dichiarazione simile e non darla in pasti ai suoi "amici" su Facebook? Ovviamente no...


E tra un post contro i giudici, uno contro dei nigeriani, un altro contro i jihadisti ed uno a favore del taser - a dimostrazione di quanto Salvini lavori per il proprio dicastero - il ministro dell'Interno si è fatto pure fotografare all'interno del box della Ferrari a Monza, con al collo un pass che lo identifica come una Very Important Person!


"Quello della Ferrari è l'unico rosso che mi piace, assieme a un buon vino", ha detto ai giornalisti che quotidianamente lo tallonano Matteo Salvini, dall'autodromo di Monza, dove, da ministro, ha assistito alle qualifiche del Gran Premio d'Italia di Formula 1.

C'è chi può... in fondo Salvini lavora per tutti gli italiani e, come è logico, lui vede le qualifiche dal vivo, ai box, anche per tutti coloro che lui rappresenta e soprattutto per coloro che lo hanno votato.

Come "casualmente" è accaduto anche per la finale della Coppa del Mondo di calcio in Russia... che è stato costretto a vedere dal vivo perché il giorno dopo aveva una riunione con la sua controparte nel governo di Mosca. Vedi un po' il caso...

Anche a Venezia è accaduto che casualmente dovesse incontrare il presidente del Veneto, Luca Zaia, proprio nel periodo in cui si svolge la Mostra del Cinema.

Ma, ha detto Salvini, "se domani sarò ancora qua [a Monza per il GP di Formula 1, ndr.], sarà in forma privata".

E come potremmo non credergli?