Ricordiamo tutti che mentre il prezzo del gas lievitava per via della guerra in Ucraina e corrispettive sanzioni, qualcuno sabotava in diversi punti il gasdotto Nord Stream con una perdita di 80mila tonnellate di metano destinato all'Europa.

Come commenta Forbes, le esplosioni dei gasdotti hanno causato diffuse speculazioni finanziarie se non di destabilizzazione interna, tra cui le accuse rivolte all'establishment dal reporter vincitore del premio Pulitzer, Seymour Hersh.

Mesi dopo, il New York Times riporta le affermazioni di alcuni funzionari statunitensi, suggerendo che un gruppo filo-ucraino abbia attaccato i gasdotti Nord Stream a settembre.

Reuters riporta che l'intelligence statunitense "non specifica i membri del gruppo, o chi ha diretto o pagato l'operazione", ma non ci sarebbero prove che il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy o altri funzionari del governo ucraino fossero dietro gli attacchi nel Mar Baltico.

Secondo il rapporto del New York Times.,  si ritiene che " i sabotatori fossero molto probabilmente cittadini ucraini o russi, o una combinazione dei due. Funzionari statunitensi hanno affermato che non erano coinvolti cittadini americani o britannici".

Anche in Germania l'emittente pubblica ARD e il quotidiano Zeit hanno confermato che che dietro l'attacco potrebbe esserci un gruppo filo-ucraino, ma le autorità tedesche non hanno ancora trovato alcuna prova.

Al momento,  secondo ARD e Zeit, le autorità tedesche sono state in grado di identificare l'imbarcazione utilizzata per l'operazione di sabotaggio. I media tedeschi riferiscono che si tratta di un gruppo di cinque uomini e una donna con passaporti falsi, che ha noleggiato uno yacht da una società con sede in Polonia di proprietà di cittadini ucraini, anche se la nazionalità degli autori non è chiara.