Dopo le supposizioni, lunedì 27 marzo è arrivata la conferma. Samsung metterà sul mercato le versioni rigenerate dei propri smartphone Note 7, ritirati lo scorsl anno.
Dopo un primo richiamo a settembre 2016, i Note 7 erano stati definitivamente ritirati dal mercato ad ottobre dopo che ne erano stati venduti 3 milioni di pezzi. Il motivo? Erano a rischio incendio ed esplosione.
Dopo accurate verifiche, il problema era stato circoscritto ad un difetto di fabbricazione relativo alle sole batterie, fornite da due diverse società, Samsung SDI Co. Ltd. e Amperex Technology Ltd. Lo hanno confermato anche verifiche effettuate da società esterne all'azienda coreana.
Da qui, la decisione di rimettere sul mercato i Note 7 "rinnovati", cercando così di recuperare parte delle perdite subite dal ritiro della device. Perdite che per Samsung sono state quantificate in circa 5,5 miliardi di dollari.
I Note 7 rigenerati saranno introdotti sui vari mercati sia in base al via libera delle autorità nazionali, sia in base alle richieste provenienti dai clienti. Dei prodotti che rimarranno invenduti saranno riutilizzati i componenti, dai chip alle telecamere fino all'estrazione delle parti di metallo "pregiato" come oro, argento, rame e nickel.